Catello Maresca, non scenderà in campo in Campania per le politiche di Settembre. “Sono un magistrato antimafia nell’animo e non posso rinunciare al mio ruolo, proprio nel momento in cui ci sarà da lottare contro mafie rese ancor più potenti da un approccio politico approssimativo”.

Dopo l’esperienza come candidato sindaco alle Comunali del 2021, l’ex pm anticamorra Catello Maresca, consigliere comunale a Napoli e in servizio come giudice civile alla Corte di appello di Campobasso ha deciso che non ripeterà “la discesa in campo” in Campania per le politiche di Settembre.

Un “no, grazie” che Maresca affida a un post su Facebook, in cui si rivolge ai tanti che lo stanno esortando invece a candidarsi e in cui non lesina critiche all’approccio della politica alla lotta criminalità organizzata.

Nel suo post scrive:

“Ho letto fino a stamattina di insistenti voci su una mia candidatura in Campania. Ringrazio tutti coloro che lo hanno pensato e proposto e le tante persone che mi stanno, ancora mentre scrivo questo post, chiedendo di accettare. Non è una decisione facile, perché la voglia di impegnarsi è forte, per fare cose e rendere ancora più concreta la mia esperienza su giustizia, sicurezza e Pnrr. E giocare la partita, come abbiamo fatto tante volte insieme, è molto stimolante. Ma io sono un magistrato antimafia nell’animo e non posso rinunciare al mio ruolo, proprio nel momento in cui ci sarà da lottare contro mafie rese ancor più potenti da un approccio politico approssimativo”.

L’ex pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli aggiunge: “Ringrazio tutti gli amici del mio gruppo, della mia associazione culturale, che sono sulle spine e fremono per scendere in campo. Per me l’amicizia è una cosa seria, almeno quanto la politica. Avremo tempo e modo per dare voce alle nostre proposte e giusto sfogo alla nostra voglia di fare sul territorio per la gente, su temi concreti come sicurezza, ambiente e lavoro. Ad maiora semper”.

Maresca politiche Campania: gli altri nomi del centrodestra

I nomi che circolano per le elezioni politiche del 2022 sono tanti da Catello Maresca ad Aversa, Franco Silvestro per la Camera a Torre del Greco, Stefano Caldoro per il Senato a Napoli fino a Gianluca Cantalamessa che potrebbe correre a Torre del Greco.

In queste ore infatti, anche nel centrodestra si pensa all’assegnazione dei collegi in Campania e il primo favorito potrebbe essere il coordinatore regionale uscente Domenico De Siano, che potrebbe essere inserito come terzo nel proporzionale di Campania 1 del Senato dietro Berlusconi e Annamaria Bernini e, poi, come secondo nel listino di Campania 2 alle spalle sempre di Bernini.

L’idea della Meloni di candidare Giacomo Mancini

Spunta, tra i tanti nomi e tra le indiscrezioni dell’ultima ora, pure l’idea di Giorgia Meloni di candidare Giacomo Mancini junior. Profilo assai particolare quello di Mancini, già deputato dell’Ulivo e poi del Pdl di Berlusconi tra il 2001 e il 2009.

Mancini è nipote e bisnipote d’arte perché suo nonno fu sindaco di Cosenza, mentre il suo bisnonno, Pietro, fu un esponente di primo piano del Partito socialista. Nel 2009, Mancini si candidò alle elezioni europee incassando ben 60mila preferenze, pur non risultando eletto. Ora il suo nome, dopo tanto girovagare tra destra e sinistra ma con un chiaro segno antifascista, è uno di quelli sul tavolo della leader di Fdi per un seggio in Campania o in Calabria. Altro nome di cui si attende una risposta è quello del direttore del Tg2, il napoletano Gennaro Sangiuliano, che potrebbe guidare il listino di Fdi del Senato.

Nella lista c’è anche il nome di Fulvio Martusciello in Forza Italia. L’idea è quella di offrire la possibilità di lottare per un seggio ai suoi due consiglieri regionali Stefano Caldoro e Annarita Patriarca. Caldoro, avrebbe accettato il difficilissimo collegio uninominale di Napoli città per il Senato dove sfiderà Valeria Valente. Per Patriarca potrebbe invece arrivare un posto nei listini del proporzionale.

Tra i papabili, invece, per un collegio uninominale per la Camera, resisteva fino a poco fa il nome del magistrato Catello Maresca che però dopo il suo post si tira fuori dalla corsa.