Morto ragazzo di 30 anni dopo essere precipitato in un dirupo per circa 100 metri sull’Altopiano di Asiago, a Vicenza. Il giovane ha perso l’equilibrio tentando di recuperare il cellulare caduto dalle mani della fidanzata durante un’escursione. Tanti i messaggi di cordoglio per la famiglia.

Il tragico incidente, in cui è morto Andrea Mazzetto, un ragazzo di 30 anni, è successo nel pomeriggio di ieri, Sabato 20 Agosto, intorno alle 14 sull’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. La vittima stava facendo una gita insieme alla fidanzata quando, a un certo punto il giovane, originario di Rovigo, si è sporto sul dirupo per cercare di recuperare il cellulare della ragazza e improvvisamente ha perso l’equilibrio, finendo nella scarpata e precipitando per un centinaio di metri da un massiccio nella Val d’Astico, a Rotzo.

“La nostra maledetta ultima foto insieme. Sarai sempre con me, orsetto mio”. Lo scrive, in una “story” sul proprio profilo Instagram, S. B., la fidanzata di Andrea Mazzetto. Entrambi i giovani avevano iniziato a postare sui propri profili del social le fotografie dell’ascesa. Proprio “l’ultima foto” li ritrae insieme felici e sorridenti in un selfie sull’Altar Knotto. 

Poco dopo quello scatto però, secondo le ricostruzioni e il racconto della fidanzata, Mazzetto avrebbe cercato di recuperare il cellulare caduto alla ragazza, ma avrebbe perso l’equilibrio precipitando per un centinaio di metri.

Ragazzo morto Altopiano Asiago: l’allarme e i soccorsi

Dopo la caduta è subito scattato l’allarme e sul posto è arrivato l’elisoccorso di Treviso emergenza, che ha fatto sbarcare il tecnico di elisoccorso nel canale sottostante la parete. L’elicottero è poi volato a imbarcare altri due soccorritori, che avevano preso parte alla ricerca di un altro disperso in quelle zone, un anziano che si era perso a Campologno.

Le ricerche e il recupero della salma del giovane ragazzo hanno coinvolto più squadre dei Vigili del fuoco, 118, Soccorso alpino, Suem e carabinieri che hanno impiegato ore prima di ritrovarla e poterla consegnare alla famiglia.

Una volta arrivati sul punto della caduta, la ragazza sotto shock è stata accompagnata subito a valle da due volontari di Asiago e affidata all’ambulanza per degli accertamenti. I tecnici invece, sono stati calati con il verricello a lato del canale alla base della parete, dove era stato purtroppo individuato il corpo ormai senza vita del ragazzo.

Quando si è verificato l’incidente i due, si trovavano nei pressi dello sperone “Altar Knotto”, una formazione rocciosa da cui si ha una visuale sulla sottostante Val D’Astico e che somiglia molto ad un altare è lì, infatti che i due stavano scattando il selfie prima del tragico epilogo.

Chi era Andrea Mazzetto

Mazzetto avrebbe compiuto 31 anni a Novembre e da quanto sembra era un ragazzo benvoluto, amato da tutti: “Era solare, generoso e con una gran voglia di vivere” lo ricordano nel capoluogo della provincia veneta. Andrea era un piccolo imprenditore edile, infatti, dodici anni fa aveva aperto la “Mazzetto Andrea imbiancature e decorazioni”, una sua creatura di cui andava molto orgoglioso.

La fidanzata invece stando a quanto è possibile scoprire sui suoi canali social fa parte della famiglia della Bragante Serramenti con sede a Guardia Veneta. Sui social ci sono decine di post in cui sono ritratti gli edifici che ristrutturava insieme con i suoi operai. Andrea abitava a Rovigo con la fidanzata, con la quale conviveva da alcuni anni.

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi per lui social network in queste ore, tra questi, si segnala il post condiviso dalla pagina della tifoseria del Rugby Rovigo: “Tutte le Posse Rossoblu si stringono in un sincero abbraccio ad Enrico Mazzetto a alla sua famiglia per l’improvvisa perdita del fratello Andrea. Enrico ti siamo tutti vicino in questo terribile momento”.