La denuncia di Ambra Morelli e delle sue amiche, le quali sono state molestate in Spagna da un gruppo di ragazzi e, successivamente, sono state anche aggredite dalla polizia.
La vacanza a Valencia per le ragazze fiorentine si è trasformata in una tragedia. Ecco il racconto della ragazza.
Ecco il racconto delle molestie subite da un “gruppetto di ragazzi” in discoteca
Ecco il racconto di Ambra Morelli, vittima insieme alle sue amiche di molestie da parte di un gruppo di ragazzi in Spagna all’uscita della discoteca e, successivamente, picchiate dalla polizia stessa.
Ecco il racconto della vicenda da parte della ragazza fiorentina:
“Eravamo in otto e la sera del 9 agosto avevamo deciso di andare in una discoteca che chiude presto. Così, per non essere tentate dal fare tardi visto che l’indomani dovevamo partire.
All’uscita dalla discoteca Marina Beach ci siamo messe a parlare quando ci è arrivata addosso una scarpa. Proveniva da un gruppetto di ragazzi, abbiamo pensato volessero attaccare bottone, ma quando gliela abbiamo restituita uno tra loro, che aveva bevuto, mi ha tirato un calcio e poi ha iniziato a insultarci in spagnolo e a sputarci.
Le mie amiche sono intervenute, ci siamo messe a urlare. Qualche amico suo ha provato a portarlo via, ma senza successo. Si è creata un po’ di confusione.
A quel punto, come si consiglia ad ogni donna vittima di violenza, cerchiamo di far valere la nostra voce e facendoci forza l’un l’altra abbiamo spinto il ragazzo che per ovvi motivi non ha minimamente subito il colpo. Le nostre amiche sono arrivate a cercare di tranquillizzarci e cercando di mandare via il tizio che continuava a sputarci pure da lontano”.
La denuncia di Ambra Morelli e delle sue amiche: “Pensavamo che la polizia ci salvasse, invece hanno picchiato noi”
Dopo questo episodio che è scaturito all’uscita della discoteca spagnola, tra le ragazze fiorentine ed un gruppo di ragazzi spagnoli, è arrivata la polizia, data la confusione che si era creata in quel momento al di fuori del locale.
Ecco che cosa è accaduto, secondo quanto è stato descritto da Ambra Morelli:
“Ad un certo punto abbiamo visto le pattuglie e c’è stato un fuggi fuggi generale. Noi invece siamo andate loro incontro. Eravamo contente, pensavamo che ci salvassero e invece…
La prima è stata un’agente donna, ci ha strattonato. A me e Matilde. Poi è arrivato uno più grosso e ci ha trascinato sulla sabbia e sbattute a terra. Io ero con la faccia sulla sabbia e non respiravo, Matilde sembrava svenuta.
Le nostre amiche assistevano attonite e spaventate. Matilde parla spagnolo e continuava a spiegare che non avevamo fatto niente ma loro dicevano ’siete ubriache’.
Non eravamo ubriache, avremo bevuto due drink.
Io avevo la faccia sulla sabbia, non respiravo, tentavo di divincolarmi: mi hanno messo un ginocchio sulla schiena e non respiravo, come fossi una criminale”.
Dopodiché, la giovane ragazza fiorentina accusa l’operato da parte della polizia spagnola in quell’occasione:
“L’unica cosa che ha saputo fare è lasciar andare il ragazzo e spingerci con forza a terra nella sabbia. La mia amica di schiena, io avevo la faccia nella sabbia.
Non ho visto molto in quel momento, sentivo solo forti colpi su tutta la parte superiore del corpo. La mia amica penso che abbia perso i sensi e quando ci hanno rialzate ci volevano dividere, hanno separato le nostre mani incrociate con un forte colpo e hanno cominciato a minacciarci che ci avrebbero portate via con le manette.
Continuavo a ripete ‘perché ci fate questo?’ Ci hanno fatto rialzare in piedi e chiesto i documenti. ‘Vi è andata bene perché oggi siamo buoni sennò eravate già in manette’, hanno aggiunto”.
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