Incendio a Lipari, in Sicilia dove le fiamme alimentate dal forte vento sono arrivate a lambire alcune case, fortunatamente non si registrano feriti. Sul posto squadre di Vigili del fuoco e protezione civile per domare il rogo. Brucia anche la discarica di Bellolampo a Palermo.

Spento nella notte dai Vigili del fuoco un vasto incendio che ha minacciato anche alcune abitazioni divampato ieri sera sull’isola di Lipari, nel Messinese, nella zona di Santa Margherita. Le fiamme, alimentate dal forte vento, erano arrivate a lambire alcune case ma fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. Sul posto hanno operato anche uomini della protezione civile per riuscire a domare il rogo.

Si era temuto per il peggio considerando la violenza con cui l’incendio si era propagato in alcuni momenti. Il vento di ponente non ha fatto altro che favorire più velocemente la propagazione del rogo. Ad un certo punto diversi immobili della zona hanno seriamente rischiato di venire aggrediti dall’incendio ma il lavoro dei pompieri e della protezione civile è stato anzitutto quello di creare una sorta di barriera per impedire che le fiamme potessero spingersi sull’abitato e questo ha evitato il peggio.

Bruciato anche un deposito dal quale i Vigili del fuoco sono riusciti a portare via tre bombole di gas incandescenti prima che esplodessero. I carabinieri hanno avviato le indagini per accertare le responsabilità dell’incendio e la matrice.

Incendio non solo a Lipari ma anche a Bellolampo

Sono stati giorni difficili per l’intera Sicilia aggredita ovunque da vastissimi roghi che hanno divorato ettari ed ettari di macchia mediterranea. La situazione più complicata sicuramente si è registrata alla discarica di Bellolampo. I focolai sono stati circoscritti e contenuti nel corso della notte scorsa. Ad aver garantito la situazione sotto controllo è la Rap, l’azienda che si occupa di gestire la discarica palermitana di Bellolampo.

L’incendio si era scatenato durante il pomeriggio del 18 Agosto scorso all’interno della sesta vasca. Ma solo stamattina gli operatori Rap hanno proceduto, ad abbassare il livello di ossigeno che alimentava le fiamme coprendo con della terra i tratti coinvolti dall’incendio.

Questa ulteriore attività si aggiunge alle procedure intraprese con immediatezza la scorsa notte che hanno visto in campo la protezione civile, i Vigili del fuoco, le forze dell’ordine, la prefettura, la forestale, l’assessorato regionale al territorio e l’amministrazione comunale, assicurando la funzionalità dell’impianto. Nessun altro sito della discarica di Bellolampo è stato interessato dai fuochi.

Non è stato, quindi, necessario interrompere il conferimento dei rifiuti provenienti dalla raccolta notturna riducendo al minimo ogni possibilità di disservizio. Tutti i presidi di sicurezza sono stati attivati tempestivamente. “Fortunatamente, dice l’azienda, la sesta vasca, già chiusa e quindi dotata delle operazioni di copertura superficiale dei rifiuti, ha permesso di limitare la diffusione del fuoco, arginandone gli effetti”.

Da accertare la funzionalità del sistema antincendio realizzato dopo il rogo dell’Agosto 2012 che per giorni paralizzò l’impianto. Paure e polemiche da parte dei residenti della zona che da due giorni sono costretti a vivere con le finestre sigillate per il fumo che si alza dalla discarica e invade le abitazioni. 

Incendio in un’azienda agricola a Sassari

Dalle 9:00 di questa mattina il Comando dei Vigili del fuoco della Sardegna è impegnato in un importante incendio sviluppatosi in una azienda agricola in agro di Mores, in provincia di Sassari.

Sul posto, sono giunti, la squadra dei Vigili del fuoco di Ozieri e un supporto dalla città. Il tempestivo intervento delle squadre ha permesso di spegnere le fiamme e mettere in salvo diversi vitelli strappati dal fuoco e portati in una zona sicura. Sul posto anche carabinieri e veterinario dell’AUSL.

In queste ore sono in corso le operazioni di bonifica e le indagini per risalire alle cause che hanno innescato il rogo, sul caso indagano i carabinieri della Stazione di Mores e della Compagnia di Bonorva.