Bonus musica 2022, ecco chi può beneficiarne e quali sono i requisiti per ottenerlo.

Si tratta di una detrazione fiscale che è stata confermata anche per l’anno in corso ma che non è rivolta a tutti.

Questa agevolazione è frutto dell’attività dell’Esecutivo guidato da Mario Draghi, ma non deve essere confusa con il bonus da 200 euro rivolto alle famiglie che volevano far studiare musica ai loro figli, previsto dal Decreto Rilancio 2020.

In questo caso, infatti, viene riconfermato il meccanismo di successo già in atto lo scorso anno.

In poche parole, nella dichiarazione dei redditi di quest’anno si potrà far valere una nuova detrazione d’imposta, sulla scorta di specifici requisiti.

Bonus musica 2022, finalità e beneficiari

Il bonus in questione, riguarda tutte le spese fino a 1000 euro, effettuate dalle famiglie per l’iscrizione dei propri bambini e ragazzi tra i 5 e i 18 anni, in conservatori o scuole di musica.

A poterne beneficiare, saranno tutti coloro che hanno un reddito complessivo non superiore ai 36mila euro annui, che hanno così la possibilità di accedere a uno sconto IRPEF del 19%.

Dunque, tutti coloro che riusciranno ad usufruire di questo bonus, potranno detrarre le spese relative all’iscrizione a bande, cori e scuole di musica entro il limite di mille euro.

L’obiettivo di questa agevolazione è quello di contrastare la povertà educativa minorile che attualmente è sempre più diffusa a causa dell’aumento dei costi dell’inflazione che non permette a molte famiglie italiane di poter investire nell’educazione dei propri figli.

L’attuale Governo, infatti, aveva previsto la riconferma del bonus musica anche per il 2022, per favorire l’apprendimento dei giovanissimi in questo settore e lo sviluppo delle abilità musicali nell’uso degli strumenti.

L’iniziativa, infatti, si rivolge proprio alle famiglie con reddito basso che intendono avviare i propri figli agli studi musicali e spetta solo per le spese sostenute per i familiari fiscalmente a carico.

I bambini e gli adolescenti che desiderano intraprendere e svolgere un simile percorso di studio di uno strumento musicale dovranno però rivolgersi ad una scuola di musica certificata.

Istruzioni dettagliate per ottenere l’agevolazione

Qualora, a studiare musica fosse più di un figlio, l’agevolazione è accessibile per tutti i bambini o ragazzi, tenendo sempre presente il limite di mille euro per ognuno.

In poche parole, il singolo beneficio consiste in uno sconto IRPEF che può arrivare fino a un massimo di 190 euro.

Uno dei requisiti principali da rispettare per ricevere il bonus, oltre alla soglia annuale di reddito, è quello dell’età dei beneficiari, che dovranno essere bambini o ragazzi tra i 5 e i 18 anni.

Inoltre, è necessario che l’iscrizione riguardi istituti musicali come:

  • conservatori;
  • istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) legalmente riconosciute;
  • scuole di musica iscritte nei registri regionali;
  • cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una pubblica amministrazione.

Molto importante da ricordare, è anche la modalità di pagamento, che deve essere effettuato tramite un mezzo tracciabile come:

  • versamento postale o bancario;
  • carte di debito;
  • carte di credito;
  • carte prepagate;
  • assegni bancari e circolari.

Tutte le famiglie di bambini ed adolescenti che vogliono studiare musica, dovranno rispettare questi requisiti inderogabili per ottenere i vantaggi del bonus.

Dal punto di vista operativo, il bonus di musica 2022, si inserisce nel modello 730/2022 nel Quadro E – Oneri e Spese, e più nello specifico, negli spazi da E8 a E10 della SEZIONE I – Spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30, del 35 e del 90 per cento.

L’agevolazione viene identificata con il codice 45 e, se la spesa riguarda più di un ragazzo, occorre compilare più spazi da E8 a E10, riportando sempre lo stesso codice e il valore della spesa sostenuta per ogni figlio. Nel caso in cui la detrazione sia ripartita tra i genitori, sul documento di spesa va indicata la quota detratta da ognuno degli aventi diritto.