Ogni giorno che passa si fa sempre più serrata la lotta tra i partiti in vista della campagna elettorale per le elezioni politiche, tuttavia continuano le frecciatine reciproche: grande protagonista in tal senso è Enrico Letta, che nelle ultime 24 ore ha “duellato” prima con Giorgia Meloni e poi con Giuseppe Conte.

Elezioni, Letta e Conte già in clima campagna elettorale

26 agosto, questa la data ufficiale di apertura della campagna con traguardo sulle elezioni politiche, ma il duello Letta-Conte è già arrivato all’ennesimo round. I partiti, dopo simboli, coalizioni e candidati, hanno cominciato a presentare ai cittadini i punti del loro programma sia sui propri canali ufficiali che divulgando presso i media.

Lo sta facendo anche il Partito Democratico, che cerca di focalizzarsi sui contenuti dopo una serie di perturbazioni delle ultime ore. Nell’ultimo videomessaggio il segretario Enrico Letta ha ribadito i motivi per cui gli italiani si recheranno alle urne il prossimo 25 settembre, facendo come direbbe il suo grande avversario “nomi e cognomi”:

Un mese fa Conte, Berlusconi e Salvini facevano cadere il governo Draghi. Un governo che in quel momento stava cercando di realizzare una promessa importante che avevamo negoziato con i sindacati: la riduzione delle tasse sul lavoro per avere una mensilità in più, alla fine dell’anno per tutte le lavoratrici e i lavoratori

Conte, Berlusconi e Salvini si sono presi una grande responsabilità. Noi crediamo che un mese dopo la memoria degli italiani non abbia cancellato tutto questo e siamo qui a ricordarlo a tutti e a dire a tutti che, con linearità, porteremo avanti quelle idee. Se vinceremo le elezioni una mensilità in più alla fine dell’anno dovuta alla riduzione delle tasse sul lavoro per le lavoratrici e i lavoratori, il cuore del nostro programma

Enrico Letta, segretario Pd, in un videomessaggio su Twitter

La replica, rapida come vogliono le regole di Twitter sui caratteri, arriva direttamente da Conte tramite commento al videomessaggio:

Caro Enrico, possiamo anche illuderci che con Draghi ‘sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno’. Esci dalla nostalgia, la realtà dell’agenda Draghi sono 6 euro in più al mese per i lavoratori a più basso reddito. Due colazioni al bar

Giuseppe Conte, segretario M5s