Tra l’opportunismo politico ed il riposizionamento, si spiega così l’apertura all’Europa di Giorgia Meloni che, evidentemente, fiuta l’opportunità di diventare Premier. Si spiegano così le sue intenzioni, ascritte sul programma, di sfruttare l’occasione storica rappresentata dal PNRR. La leader di Fratelli d’Italia, però, propone di rinegoziarlo qualora il centrodestra dovesse vincere le elezioni. Una proposta che ha incontrato, immediatamente, il muro delle altre coalizioni candidate.

Il Partito Democratico ha commentato per mezzo del governatore del Lazio Zingaretti: “Siamo l’Italia leader che ha indirizzato in Europa la lotta al Covid – riporta l’AGI – e guidato le scelte in campo economico fino al progetto del Recovery, con l’arrivo di miliardi di euro. Ora serve realizzarlo per il lavoro, per le imprese per l’inclusione sociale. Non possiamo tornare all’Italietta che ogni sei mesi cambia idea, ridiscute tutto e trova scuse per non rispettare i patti. Abbiamo lavorato mesi, incassato miliardi. Attenti ora a non bloccare miliardi che stanno arrivando. I territori, i quartieri aspettano le case di comunità, i nuovi servizi digitali e le nuove infrastrutture”; ed del coordinatore Antonio Nicita: “Siamo l’Italia leader che ha indirizzato in Europa la lotta al Covid e guidato le scelte in campo economico fino al progetto del Recovery, con l’arrivo di miliardi di euro. Ora serve realizzarlo per il lavoro, per le imprese per l’inclusione sociale. Non possiamo tornare all’Italietta che ogni sei mesi cambia idea, ridiscute tutto e trova scuse per non rispettare i patti. Abbiamo lavorato mesi, incassato miliardi. Attenti ora a non bloccare miliardi che stanno arrivando. I territori, i quartieri aspettano le case di comunità, i nuovi servizi digitali e le nuove infrastrutture”.

PNRR, Calenda contro Meloni

Di questo ha parlanto anche il leader del terzo polo Carlo Calenda. Il numero uno di Azione, ai microfoni di Sky, ha considerato “Una ridicologgine” la proposta di Fratelli d’Italia.