Oggi, 19 agosto, si festeggia la Giornata Mondiale della Fotografia. Proprio in questa data, nel 1837, Louis-Jacques-Mandé Daguerre inventò infatti il dagherrotipo (immagine d’apertura, che realizzò con il contributo del suo amico e collega Joseph Nicèphore Nièpce), considerato il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini. La scelta del 19 agosto è stata presa nel 2010 su proposta del fotografo australiano Korske Ara.
Giornata mondiale della fotografia: quali mostre vedere
Milano. David LaChapelle: I Believe in Miracles
Un percorso di ricerca artistica che dura da una vita e che racconta un David LaChapelle inedito e, per certi versi, inaspettato. La mostra presenta oltre 90 opere del celebre fotografo, scattate in periodi diversi della sua vita, che si dipanano in un racconto fluido e ricchissimo di suggestioni.
Milano. Richard Avedon: Relationships
Palazzo Reale di Milano celebra Richard Avedon (1923-2004), uno dei maestri della fotografia del Novecento, con la mostra dal titolo Richard Avedon: Relationships, che ne ripercorre gli oltre sessant’anni di carriera attraverso 106 immagini provenienti dalla collezione del Center for Creative Photography (CCP) di Tucson (USA) e dalla Richard Avedon Foundation (USA).
Milano. Oliviero Toscani: professione fotografo
Nella giornata mondiale imperdibile la mostra di Palazzo Reale dedicata a Toscani, che raccoglie i lavori realizzati dal celebre fotografo dai primi anni ’60 fino a oggi: immagini e campagne pubblicitarie che lo hanno reso noto e riconoscibile in tutto il mondo, nonostante la mancanza di alcun logo commerciale, perché da sempre la sua caratteristica è quella di usare il mezzo pubblicitario senza mostrare il prodotto, rendendo quindi la sua fotografia applicabile alla comunicazione di qualunque brand.
Venezia. Sabine Weiss: La poesia dell’istante
Venezia accoglie la più ampia retrospettiva mai realizzata finora, la prima in Italia, dedicata alla fotografa franco-svizzera Sabine Weiss, scomparsa all’età di 97 anni lo scorso 28 dicembre 2021, tra le maggiori rappresentanti della fotografia umanista francese insieme a Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat, Brassaï e Izis.
Val di Sole (Tn). Vivere in alto, uomini e montagne dai fotografi di Magnum
Chi ama la montagna amerà questa mostra, della quale la montagna è protagonista assoluta. Osservata, vissuta e raccontata dai grandi interpreti dell’Agenzia Magnum Photos: Steve McCurry, Robert Capa, Werner Bischof, Elliott Erwitt, George Rodger, Herberst List, Martin Parr, Eve Arnold, Ferdinando Scianna e altri ancora. Dalle storiche fotografie degli anni Cinquanta sino ai giorni nostri.
Riccione. Elliott Erwitt: Family
Nella giornata mondiale della fotografia non si può non ricordare Elliott Erwitt. Nella mostra di Riccione sono in particolare la famiglia e le sue dinamiche a essere a fuoco nel suo obiettivo, nel senso più ampio del termine. Tra le circa 60 immagini, anche quelle che ritraggono istanti di vita dei potenti della terra (come quelli terribili di Jackie al funerale di JFK, suo marito) e scene privatissime (come la celebre foto della bambina neonata sul letto, Ellen, la primogenita del fotografo).