Il caso Ruberti con il video shock della lite e le successive dimissioni del capo di gabinetto di Roberto Gualtieri assume delle tinte calcistiche sempre più inquietanti, quasi divertenti se non fosse per la delicata situazione creatasi. Sara Battisti, consigliera regionale in seno al PD e compagna di Albino Ruberti avrebbe infatti svelato che dietro la lite ci sarebbe un’accesa discussione calcistica.
“La cena era quasi terminata, alcuni stavano pagando, io stavo fumando una sigaretta. Stavano parlando di calciomercato già da un po’, di Real Madrid, di Juve, Albino stava commentando un mancato rigore dato alla Roma in un derby e ha fatto una battuta e con questa persona si è scatenata una lite”, le parole di Sara Battisti a LaPresse sul caso che ha visto coinvolto il marito Albino Ruberti. La lite sarebbe avvenuta due mesi fa a Frosinone, ma è diventata virale dopo che il foglio ne ha diffuso un video dove si evincono insulti e minacce di morte pronunciate da Ruberti.
Sara Battisti continua poi nella nota sul caso Ruberti: “Era una cena ludica, non politica, tra amici che sono anche persone che svolgono ruoli e funzioni politiche. Si è scatenata una lite tra un nostro amico e Albino per ragioni calcistiche. La lite è poi proseguita purtroppo in strada, il litigio ha portato con sé parole grosse. Abbiamo cercato di sedare la lite, invitando alla calma. Ma ognuno di noi ha un carattere, purtroppo in queste situazioni io mi agito, ma confermo che stavano discutendo per motivi futili. Abbiamo cercato di invitare tutti alla ragionevolezza”.
Caso Ruberti, per Letta dimissioni un atto doveroso
Ricordiamo che a seguito del caso della lite che ha visto protagonista Albino Ruberti ha ritirato la propria candidatura alle prossime elezioni politiche anche l’europarlamentare PD Francesco De Angelis che aveva assistito alla lite negandolo invece interrogato dal quotidiano il Foglio, che ha diffuso il video nella mattinata. Il gesto delle dimissioni dopo lo scoppio del caso da parte di Ruberti e del passo indietro di De Angelis sono stati due atti definiti “doverosi” dal segretario del PD Enrico Letta, con la preoccupazione che qualsiasi polemica possa essere strumentalizzata in queste settimana di dura e difficile campagna elettorale.