Per la prima volta dopo la pandemia, i ricavi annui provenienti dagli E-commerce hanno subito una lieve frenata del 2.5%. I metodi di acquisto in via telematica sono stati, in questi anni di pandemia, la soluzione per molti italiani che hanno scoperto o aumentato il loro utilizzo. Rispetto al 2021, quindi c’è stato un abbassamento della richiesta. Questi dati però devono essere contestualizzati nell’ambito della precedente previsione per il 2022, ovvero 481 miliardi di dollari in più di entrate entro la fine dell’anno.
Le previsioni di quest’anno riguardo l’E-commerce
I numeri per il 2022 parlano di 3.748 miliardi di dollari di entrate, un dato questo stimato sulla base del 2021. La causa è riconducibile a dei problemi della catena di approvvigionamento che ha causato un indebolimento di tutto il settore. Lo stesso però viziato dalla crescente inflazione che fa giocare un ruolo significativo nella revisione al ribasso.
I dati del 2021 con un occhio a quelli del 2020
L’E-commerce ha avuto il suo picco sicuramente nel 2020, ovvero il primo anno nel quale l’Italia e il mondo ha dovuto far fronte ad una pandemia mondiale. Nuovi eShopper sono nati e c’è stato un aumento sostanziale della frequenza d’acquisto con un +79% secondo l’Osservatorio eCommerce B2C. Questo dato è stato registrato soprattutto nelle settimane di lockdown. Questa previsione ha portato nel 2022 un calo ma non in tutti i settori. Quelli che hanno registrato maggiori aumenti con un ritmo molto vicino tra loro sono principalmente Fashion e prodotti per la bellezza. Il settore però a maggior impatto data anche la situazione odierna è quella farmaceutico, con un incremento delle spedizioni di più di un quarto rispetto al 2020. A scendere ma comunque in aumento del +10% il settore del cibo e Wine&Beverage, che avevano raggiunto crescite record nel 2020. In estremo calo le spedizioni di gioielli e tecnologia anche se in questo caso i consumatori hanno comprato meno articoli ma speso mediamente di più, visto anche l’aumento nell’ultimo periodo dei prezzi.