“Quella destra che oggi tace sulle parole di Medvedev mette a rischio la sicurezza nazionale”. Lo afferma Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri ha reagito alle parole dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev, entrato a gamba tesa in campagna elettorale invitando gli europei a “punire” alle urne i loro “governi idioti”.
L’attacco di Di Maio: “Ad essere spaventoso è il silenzio di molti leader italiani”
Di Maio è tornato sul tema delle possibili ingerenze di Mosca nella politica italiana, soprattutto attraverso i rapporti che il Cremlino ha con Conte, Salvini e Berlusconi.
Ho lasciato il Movimento 5 stelle per i complimenti della Russia a Conte e per le posizioni sull’Ucrania.
Afferma il ministro degli Esteri. E aggiunge:
Medvedev è il numero due di Vladimir Putin al Consiglio di sicurezza russo. Niente di quello che dice va preso alla leggera. Quello che ha pronunciato è un ricatto inaccettabile.E ad essere spaventoso è il silenzio di molti leader italiani. I responsabili della caduta del governo Draghi non sono ancora intervenuti per respingere una tale ingerenza.
Di Maio si riferisce alle forniture di gas, che Mosca usa come arma politica contro l’Europa.
Elezioni 2022, Di Maio: “La crisi? Un favore alla Russia”
Di Maio ha già proposto per la prossima legislatura la creazione di una commissione di inchiesta sui rapporti tra partiti e Mosca.
Io non ho certezze ma credo sia necessario indagare i rapporti tra i leader dei partiti italiani e alcuni mondi politici e finanziari russi. Perché sono successe delle cose assurde: L’ambasciatore Razov ha fatto un endorsement alla risoluzione di Conte sull’Ucraina. Per non parlare di Salvini che stava per farsi pagare il volo in rubli da Mosca. E di Berlusconi, i suoi buoni rapporti con Putin sono noti a tutti.
Sulla crisi italiana che ha portato alla caduta del governo Draghi, ha detto:
Un favore alla Russia che è la chiusura di un cerchio.