Il 178° giorno della guerra tra Russia e Ucraina si apre con nuove tensioni nonostante l’incontro tra Volodymyr Zelensky e Recep Erdogan tenutosi nella giornata di ieri. Il presidente ucraino in serata ha fatto il punto su quanto discusso ribadendo comunque la necessità di una resa totale della Russia ai fini di un avvicinamento pacifico tra le parti.

Sul fronte bellico, invece, si registrano nuovi attacchi a Mykolaiv ma a tenere banco è ancora la questione legata alla centrale di Zaporizhzhia che infiamma minacce e accuse tra gli Stati Uniti e Mosca. Nel frattempo, Biden annuncia un massivo aiuto economico per fornire un supporto sulla sicurezza.

Guerra Russia-Ucraina, 178esimo giorno

Ecco le notizie aggiornate di oggi 19 agosto 2022 sulla guerra Russia-Ucraina

Il recap di Zelensky sull’incontro con Erdogan

Come anticipato, nella serata di ieri il presidente Zelensky ha avuto modo di riassumere i punti toccati nell’incontro con Erdogan. Al netto della soddisfazione per aver trovato ascolto e accoglienza da parte del presidente turco, Zelensky ha precisato che la sua posizione resta netta:

I negoziati tra Ucraina e Federazione Russa sono possibili solo a condizione che Mosca ritiri le sue truppe dai territori ucraini che ha occupato. Le persone che uccidono, violentano, colpiscono le nostre città con missili da crociera ogni giorno non possono volere la pace. Dovrebbero prima lasciare il nostro territorio, poi vedremo.

L’invito del presidente è poi stato quello di “non fidarsi della Russia” mentre nello stesso discorso c’è stato modo di esaltare l’amore patriottico dei tanti militari impegnati nel conflitto bellico.

Guerra Russia-Ucraina: Mosca accusa gli Stati Uniti di mentire

Nel frattempo, si infiammano le tensioni tra Mosca e USA con l’ambasciata russa che si è scagliata contro gli Stati Uniti per le accuse sulla centrale di Zaporizhzhia. In primis, l’accusa è partita da Washington che ha sottolineato il disprezzo della Russia nei confronti dei temi riguardanti la sicurezza:

Siamo a conoscenza dei maltrattamenti da parte dei soldati russi del personale ucraino che lavora nella centrale ucraina di Zaporizhzhia. Per questo Washington ha rinnovato l’invito a lasciare ispezionare la centrale ucraina da parte di membri dell’agenzia internazionale per l’energia atomica. Mosca ha respinto la proposta avanzata dall’Onu per una immediata demilitarizzazione della centrale.

In tutta risposta, è la Tass a riportare la posizione di Mosca sul tema:

Gli Stati Uniti non disdegnano le menzogne nel tentativo sfrenato di denigrare la Russia. Secondo il Dipartimento di Stato, la Russia trascura la questione della sicurezza nucleare, mentre l’esercito russo avrebbe usato violenza contro i dipendenti delle centrali nucleari. Non viene fornita alcuna prova e il silenzio dell’amministrazione statunitense sul bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzia da parte delle forze armate ucraine è inaccettabile e non fa che incoraggiare l’impunità di Kiev.

Biden annuncia 800 milioni di aiuti

In questo scenario ancora confuso e fatto di attacchi diplomatici per lo più, dagli USA fanno sapere che Joe Biden sarebbe pronto a investire 800 milioni di dollari in aiuti economici per la sicurezza. A riportare la notizia è l’agenzia Reuters mentre dalla Casa Bianca non c’è nessun commento a riguardo e dunque non è ancora possibile comprendere la tipologia di armi che sarà inclusa in un eventuale pacchetto di tali dimensioni.

Insomma, il conflitto continua a restare impantanato nelle stesse posizioni espresse oramai da mesi.