Accadde oggi, 19 agosto 1954: muore Alcide De Gasperi. Il grande statista democristiano nato a Pieve Tesino in Trentino Alto Adige il 3 aprile 1881, morì 68 anni fa a Borgo Valsugana sempre in Trentino. Alcide De Gasperi, fondatore del partito della Democrazia Cristiana, fu Presidente del Consiglio di 8 successivi governi di coalizione dal dicembre del 1945 all’agosto del 1953.

Accadde oggi, 19 agosto 1954: muore Alcide De Gasperi

Nato in Trentino, allora nella Cisleitania dell’Impero austro-ungarico, De Gasperi fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano. Arrestato dai fascisti, visse emarginato durante la dittatura di Benito Mussolini, alla cui caduta riemerse come leader incontrastato della DC, la formazione politica erede del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo.

La carriera politica di De Gasperi

De Gasperi fu l’ultimo Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia, sotto la monarchia di re Umberto II, poi capo provvisorio dello Stato dopo il referendum Monarchia-Repubblica del 2 giugno 1946. Successivamente, il 13 luglio dello stesso anno gli venne affidato, da parte del Presidente della Repubblica Enrico De Nicola, il compito di formare un nuovo governo, diventando così il primo Capo del Governo dell’Italia Repubblicana.

De Gasperi e la stagione del centrismo

Il leader democristiano inaugurò la stagione politica del centrismo, cioè la fase caratterizzata dalla coalizione formata da DC, PRI, PLI e PSDI; i cosiddetti partiti laici satelliti della “Balena Bianca”. Considerato come uno fra i più importanti politici europei del XX secolo, De Gasperi fu anche il padre fondatore dello Stato repubblicano, plasmando quello che sarebbe diventato l’assetto politico della nostra Repubblica.

De Gasperi padre fondatore dell’Europa unita

Alcide De Gasperi è ritenuto, inoltre, assieme al connazionale Altiero Spinelli, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, al Cancelliere della Germania Ovest Konrad Adenauer, all’olandese Johan Willem Beyen e al belga Paul-Henri Spaak, uno dei padri fondatori di quella che oggi è l’Unione Europea. Fervente cattolico, nonostante avesse una posizione critica rispetto ad una concezione clericale della Democrazia Cristiana, la Chiesa lo ha insignito del titolo di “servo di Dio” nel 1993, quando ne venne avviata la causa di beatificazione.