“Alle urne vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche chiamarli a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità”. Sono queste le parole del Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Medvedev che hanno aperto, in queste ore, un vero e proprio caso. Il quesito che ci si sta ponendo è: la Russia interviene nelle campagne elettorali occidentali? I leader italiani, nel frattempo, stanno mandando diversi messaggi di reazione.

Le reazioni a Medvedev

C’è chi ha colto la palla al balzo per fare comunicazione elettorale, è il caso di Carlo Calenda che ha immediatamente creato un frame di contrapposizione ai propri avversari politici: “La Russia e Medvedev – ha twittato – il 25 settembre avranno un’amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro “amici” Conte, Berlusconi e Salvini”. Gli fa eco Filippo Sensi, candidato del PD alla Camera: “Medvedev – riporta l’AGI – mette la sua scheda nell’urna. Contro Draghi, contro il governo, contro l’Europa, contro noi. Il 25 settembre anche su questo si vota, di qua o di là. Senza enfasi, fattuale, semplice, chiaro“. Immediata anche la reazione del Ministro degli Esteri Di Maio: “È davvero preoccupante l’ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane”.

Nessuna reazione, al momento, da parte dei leader di centrodestra. Cosa che è stata fatta notare dal Partito Democratico per mezzo dei propri canali social: “Sono passate 5 ore e ancora non sappiamo nulla di cosa pensano Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi delle parole di Medvedev sulle elezioni e su chi sosteneva lealmente il Governo Draghi”. Poco dopo è arrivata la reazione di Matteo Salvini: “I problemi degli italiani non sono i tweet di Letta o di un russo. Votano gli italiani, non i russi o i cinesi”.