Vasto incendio nella notte, spinto dallo scirocco, a Palermo dove sono andati in fumo ettari di vegetazione, colpita anche Trapani, si teme per il Santuario del Santissimo Crocifisso. Incendio anche nei boschi di Monreale, in azione canadair dei Vigili del fuoco per spegnere le fiamme.
Incendio nella notte per la presenza di scirocco tra Palermo e Trapani con vegetazione, sterpaglie e canneti in fumo e case minacciate dalle fiamme. I roghi si sono verificati alle porte di Palermo, nel territorio di Carini dove le fiamme sono divampate nella zona di via Paradiso, nell’area montuosa di Pizzo Cirina sul Belvedere. Nella vicina Torretta l’incendio è invece, divampato in contrada Cozzo.
Ad intervenire tempestivamente sono stati i Vigili del fuoco, la forestale, la protezione civile e la polizia municipale. Da questa mattina sono in azione anche i canadair per spegnere le fiamme.
Incendio Palermo: brucia anche Trapani
Il fuoco torna a bruciare anche nella zona boschiva attorno al Castello Eufemio di Calatafimi, in provincia di Trapani. Le fiamme stanno divorando gli alberi di pino che insistono nella collina sovrastata dall’antico maniero. Una collina già presa di mira più volte negli ultimi anni, da quando gli arbusti hanno ripreso vigore ricoprendola tutta.
Si teme che possa accadere l’irreparabile e che le fiamme possano allargarsi fino ad arrivare nella zona sotto il Santuario del Santissimo Crocifisso, viste le condizioni meteo e il vento che non cessa di soffiare. A valle della collina ci sono diverse abitazioni e altre ne insistono ai fianchi.
Sul posto sono in azione, uomini della forestale, Vigili del fuoco e volontari della protezione civile con mezzi per lo spegnimento, in soccorso è arrivato anche un elicottero della forestale per aiutare nello spegnimento mentre il fronte del fuoco si allarga.
Il forte vento di scirocco infatti, non aiuta gli interventi a difesa dell’area boschiva. Solo Martedì scorso altri due incendi avevano messo in allarme i cittadini essendo questi scoppiati in zone abitate.
Il bilancio degli ultimi incendi in Sicilia è altissimo, le fiamme hanno divorato ettari di vegetazione a Montemaggiore Belsito, Terrasini, Cinisi, a Buonfornello a ridosso dell’autostrada Palermo-Catania e lungo l’autostrada A 29 Palermo-Mazara del Vallo, con disagi per la circolazione.
Fiamme nei boschi di Monreale
Un vasto incendio è divampato nella frazione montana di Giacalone, del comune di Monreale, in provincia di Palermo e sta distruggendo ettari ed ettari dei boschi Valle Seta, Valle Presti, Fontanafredda e Pizzo Nespola.
Le fiamme sono altissime e alimentate dal forte vento di scirocco che soffia sull’isola e che sta mettendo in difficoltà gli uomini della forestale che stanno lavorando per domare l’incendio. Alcune zone infatti, sono impervie e per gli uomini a terra è quasi impossibile raggiungerle. Il rogo ha assunto nel giro di pochi minuti dimensioni notevoli anche a causa del forte vento di scirocco. Sul posto si stanno sprecando diverse squadre antincendio.
Una grossa colonna di fumo si vede da grandi distanze e la cenere spinta da forte vento, è giunta anche all’interno del centro urbano di Monreale.
“Il fronte di fuoco è ormai fuori controllo, spiegano dalla Forestale. L’unica speranza sono i Canadair, che sono però impegnati in altri roghi e che comunque, non possono volare con questo vento”. Evacuata anche la torretta di avvistamento. Si calcolano danni enormi per l’ambiente e per tutti gli animali che vivono nel bosco, la situazione appare drammatica.
Sono attualmente otto, in queste ore, gli incendi gestiti da Vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale regionale in tutta la Sicilia e dalla Protezione civile regionale spiegano che:
“Quest’anno, grazie alla convezione voluta dal dirigente della Protezione civile regionale Salvatore Cocina, che ha previsto il coordinamento tra i volontari della protezione civile, i vigili del fuoco e gli uomini del corpo forestale si sono raggiunti ottimi risultati per il contenimento dei roghi. Si è raggiunta la capacità di intervenire entro 20 minuti per arginare il fuoco. Con questo sforzo sono stati spenti fronti di fuoco che negli altri anni in giornate come questa potevano essere almeno il doppio se non di più. Lo scorso anno sono andati in fumo 63 mila ettari. Quest’anno i numeri nettamente sono ridotti”.