La bambina maltrattata dai genitori a Napoli ha soli 9 anni.
L’orribile storia di Elsa, trovata in terribili condizioni di salute, ha sconvolto tutti.
La piccola, vittima di maltrattamenti, ha braccia e gamba rotte e la colonna vertebrale è deformata.
Dopo tremila e trecento notti a dormire per terra e altrettanti giorni mangiando solo quello che riuscivano a procurarle i fratelli, Elsa è stata salvata dagli assistenti sociali ed ora viene assistita dalla Comunità ‘La Casa di Matteo’ a Napoli.
Fino ad ora, infatti, la bambina ha vissuto in provincia di Napoli, in tragiche condizioni.
La piccola, oltre a dormire per terra, non parla, non sa masticare e non riesce nemmeno a sdraiarsi.
I segni di questi orribili anni, passati in casa con i suoi genitori, sono tutti ben visibili sul suo corpo.
Da quando è nata, Elsa non ha mai dormito su un letto e la sua colonna vertebrale è completamente deformata.
Sembra che i genitori non la nutrissero neanche e che invece, fossero i suoi fratelli a cercare di sfamarla con qualsiasi cosa trovassero in casa. Solo qualche biscotto, un po’ di latte e qualche avanzo.
Braccia e gambe riportano i segni di fratture scomposte mai curate.
Bambina Maltrattata dai genitori a Napoli: le parole dell’assessore Trapanese
A raccontare l’orribile vicenda al ‘Corriere del Mezzogiorno’, è stato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese.
In proposito l’assessore ha detto:
“Da quando è nata ha subito violenze indescrivibili. I suoi genitori non si occupavano neanche semplicemente di nutrirla; erano solo i fratelli più piccoli che ogni tanto le davano da mangiare qualche biscotto e un po’ di latte. Non ha mai dormito in un letto e questo le ha causato una malformazione della colonna vertebrale che non le consente di stendersi; ha diverse fratture scomposte alle braccia e alle gambe per le numerose percosse, che non sono mai state curate. Ho voluto essere presente per far sentire la vicinanza delle Istituzioni in questa accoglienza complessa e delicata e per esprimere il profondo ringraziamento non solo mio ma della collettività tutta per il lavoro di questa comunità e di tutte le comunità di accoglienza che collaborano con la nostra Amministrazione”.
Ha spiegato Trapanese, ringraziando anche gli assistenti sociali che sono intervenuti immediatamente, a seguito di una segnalazione.
Poi l’assessore ha continuato, spiegando che, la bambina maltrattata dai genitori a Napoli:
“Adesso è assistita dagli operatori della Comunità ‘La Casa di Matteo’, una struttura al Vomero. Con il tempo capiremo di più. Nel frattempo sta imparando cosa è l’amore”.
Per i medici, infatti, non è chiaro se la bambina sia nata con una disabilità o se le sue condizioni siano le conseguenze delle violenze subite dai suoi genitori. Elsa infatti, non parla e non può raccontarlo.
Le cause del suo mutismo saranno approfondite appena la bimba recupererà la fiducia verso gli altri.
Quel che è certo è che adesso la bambina mangia omogeneizzati già da qualche giorno, ora si fa accarezzare, sorride ed ha un letto e un vestito nuovo.
Per nove anni, la bambina chiusa in casa, ha vissuto una vita che è difficile anche da immaginare.
La Procura ha aperto un’inchiesta sulle responsabilità penali rispetto a quanto è accaduto e anche gli altri fratelli sono stati allontanati dai genitori.
Una bimba “fantasma”, la cui esistenza è stata ignorata per anni anche dalle istituzioni e che potrebbe non essere l’unica in Italia.
L’assessore Trapanese, ha affermato:
“Lei non è l’unica. I bambini fantasma sono tanti. È il fallimento di una rete istituzionale sicuramente. Scuola, Asl e comune non si sono mai accorti che lei non frequentava le lezioni e non veniva accompagnata dal medico di base. Detto ciò non si può dare la colpa solo alle istituzioni. Gli assistenti sociali intervengono su segnalazione e conosco comuni con 70 mila abitanti in cui ce n’è uno solo. E i vicini di casa? Il resto della famiglia? È il fallimento di una intera società che ci interroga tutti”.
Per Trapanese, l’aiuto dei servizi sociali, si sta già rivelando fondamentale per il miglioramento delle condizioni psico fisiche della bambina.
Ha, infatti, affermato:
“Nel frattempo sorride e si fa accarezzare. Grazie al lavoro dei servizi sociali siamo riusciti, nel caso specifico, a salvare la vita della piccola e dei suoi fratellini. Benvenuta, adesso inizia una nuova vita dove la violenza e l’incuria cedono il passo all’amore e alla cura”.
Anche il responsabile di ‘La Casa di Matteo’, Marco Caramanna, ha confermato che Elsa sta lentamente migliorando e di giorno in giorno sta già recuperando il sorriso.