Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, incontra oggi, giovedì, a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, i presidenti ucraino Volodymyr Zelensky e turco Recep Tayyip Erdogan, al fine di esaminare la situazione nel Paese a quasi sei mesi dall’invasione da parte di Mosca e, più in dettaglio, il recente accordo sull’esportazione di cereali.
Leopoli: oggi Guterres ed Erdogan incontrano Zelensky
Al via il summit tra Guterres, Erdogan e Zelensky a Leopoli. In agenda, oltre alla questione del grano, ci sarà la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto controllo russo ma operativa grazie al lavoro dei tecnici ucraini. L’Onu insiste da giorni per inviare ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica sul sito per creare le condizioni di stabilizzazione di quell’impianto.
Anche il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ieri dopo un incontro con il presidente serbo Aleksandar Vucic a Bruxelles ha detto che la Nato chiede un’urgente “ispezione” dell’Aiea a Zaporizhzhia.
I tre discuteranno anche “la necessità di una soluzione politica al conflitto“, come ha affermato il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric.
Guterres ha poi in programma di recarsi venerdì a Odessa, uno dei tre porti utilizzati nell’ambito dell’accordo di esportazione di grano, prima di volare in Turchia per visitare il Centro di coordinamento congiunto (Jcc) responsabile della supervisione dell’accordo.
Ucraina: filorussi invitano Guterres a visitare Zaporizhzhia
Dopo il vertice di Leopoli, il segretario generale delle Nazioni Unite, potrebbe visitare anche la regione di Zaporizhzhia e la sua centrale nucleare, che secondo Mosca viene regolarmente bombardata dalle truppe ucraine. A dirlo all’agenzia Ria Novosti è Vladimir Rogov, esponente dell’amministrazione installata dai russi a Energodar, la città dove si trova l’impianto sotto controllo delle forze di Mosca e su cui si concentrano gli allarmi per un incidente nucleare.
“Saremo lieti di ricevere la visita del segretario generale delle Nazioni Unite e siamo pronti a mostrare come la nostra regione stia lottando per una vita pacifica e come i miliziani di Zelensky stiano cercando con tutte le loro forze di impedirlo”, ha dichiarato Rogov all’agenzia ufficiale russa.