Gli Stati Uniti e Taiwan inizieranno i negoziati formali al fine di espandere i legami commerciali tra i due Paesi. Lo ha fatto sapere Washington ieri sera. L’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ha dichiarato in un comunicato stampa che il primo round di negoziati inizierà all’inizio di questo autunno.
Negoziati tra Stati Uniti e Taiwan: gli argomenti in agenda
I negoziati rientrano nell’ambito della recente iniziativa USA-Taiwan sul commercio del 21° secolo, che intende rafforzare il commercio tra i due Paesi. L’iniziativa è stata annunciata a giugno.
Abbiamo in programma di perseguire un programma ambizioso per il raggiungimento di impegni di alto livello e risultati significativi che coprano le undici aree commerciali nel mandato negoziale che aiuterà a costruire un’economia del 21° secolo più equa, più prospera e resiliente.
Ha affermato Sarah Bianchi, vice rappresentante commerciale degli Stati Uniti in una dichiarazione.
I due Paesi hanno fissato un’agenda per i negoziati, che riguarderà, tra gli altri argomenti, l’agevolazione del commercio, le pratiche normative, l’agricoltura e i diritti del lavoro. Ma l’ordine del giorno non prevede discussioni su un accordo di libero scambio.
Pechino si oppone a legami diplomatici fra Stati Uniti e Taiwan
L’annuncio arriva solo poche settimane dopo che la presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha visitato l’isola dell’Asia orientale, una mossa che ha portato le relazioni USA-Cina a un punto di rottura.
La Cina aveva risposto alla visita con esercitazioni militari lungo lo stretto di Taiwan. Pechino si è opposta alla costruzione di qualsiasi legame diplomatico formale tra gli Stati Uniti e Taiwan, che afferma faccia parte del suo territorio.
Nonostante gli Stati Uniti non abbiano alcun legame diplomatico formale con Taiwan, hanno cercato di sostenere l’isola nel respingere l’affermazione di Pechino.
Washington aveva inoltre recentemente delineato anche un piano economico volto a combattere l’influenza cinese in Asia. Ma il piano aveva escluso Taiwan. L’isola dell’Asia orientale, con la Hon Hai Technology Co, o Foxconn, è uno dei maggiori esportatori di semiconduttori al mondo ed è una fonte chiave di chip e componenti elettronici per le aziende statunitensi.