Ora sta tutto nelle mani degli alleati del Pd: bisogna riempire le caselle dei collegi uninominali che spettano alla coalizione. Sono in tutto una sessantina Enrico Letta parla di “scosse di assestamento“: le candidature è cosa (quasi) completata e le polemiche sull’identità de-renzizzata del Pd rinviate a dopo il voto del 25 settembre.

“Abbiamo fatto bene a muoverci in anticipo, così da potere sistemare e limare le ultime posizioni“, ha detto ieri in una call con il Nazareno da Pisa dove si trovava, la sua città.

Elezioni 2022. Che scontro

Qui c’è la grana Ceccanti-Fratoianni, che sarà risolta entro oggi. In palio c’è il collegio Pisa-Camera, ritenuto tra i contendibili, che in uno schema iniziale doveva andare al segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, pisano. Ma il parlamentare uscente è il costituzionalista dem Stefano Ceccanti, anche lui pisano.

Enzo Amendola, ex sottosegretario dem agli Affari europei, alla fine accetterebbe il collegio Campania-Senato. E tra le candidature di coalizione, oltre a quelle blindate di Emma Bonino (a Roma centro per il Senato, pronta a sfidare il leader di Azione Carlo Calenda)