Nuovi sviluppi sul caso del bambino colpito dai proiettili vaganti sparati da una guardia a giurata a Cortefranca, in provincia di Brescia.

Brescia, almeno 50 bossoli recuperati intorno all’abitazione della guardia giurata

Arrivano importanti aggiornamenti sul caso del bambino di 2 anni colpito da proiettili vaganti a Cortefranca, in provincia di Brescia. A proposito delle sue condizioni mediche, l’ospedale Papa Giovanni XIII° di Bergamo fa sapere che l’operazione chirurgica è stata eseguita con successo e pertanto il piccolo potrebbe lasciare la terapia intensiva a stretto giro. Un grandissimo sospiro di sollievo che ammorbidisce la posizione di Andrea Franzosi, la guardia giurata 46enne responsabile degli spari nella notte di Ferragosto:

Il mio assistito è indagato a piede libero per lesioni gravissime ma il suo unico pensiero è rivolto alle condizioni del bambino e alla famiglia del piccolo. È addolorato per quanto accaduto, ha spiegato agli inquirenti i dettagli di quanto accaduto ed è fermamente convinto di assumersi le responsabilità della vicenda

Simona Camerlengo, avvocato di Andrea Franzosi

L’indagine coadiuvata dai Carabinieri di Brescia prosegue, con Franzosi e le altre due persone (ossia il nipote e un suo amico, entrambi maggiorenni) chiamate a rispondere di danneggiamenti, esplosioni pericolose e porto abusivo di armi. L’ipotesi maggiormente sostenuta è quella di una bravata sfociata in tragedia, anche se il numero di colpi esplosi rimane abbastanza impressionante: almeno 50 per gli inquirenti, compreso quello che ha raggiunto a circa 300 metri di distanza il bimbo colpendolo al petto.

Almeno una decina quelli che hanno perforato il cartello stradale di Via Gallo, nel canale che scorre parallelamente sono stati rinvenuti una decina di bossoli calibro 12. Il pm Benedetta Callea ha sequestrato le armi, quasi tutte detenute legalmente, e ha ordinato l’immediata perizia balistica per cercare di accertare le responsabilità.

Intanto, scavando nel passato di Franzosi emerge il rapporto burrascoso con i titolari della vicina discoteca Number One. La guardia giurata era infatti diventato il promotore di un piccolo comitato di protesta contro il locale, reo di non garantire la sicurezza e il rispetto della quiete pubblica nel vicinato. Da capire se le due piste possano essere collegate data l’ora degli spari, tra le 22 e le 23 di Ferragosto, e il muro di gomma riscontrato dalla Prefettura.