Khaby Lame, celebre creator di Tik Tok, ha ottenuto questa mattina la cittadinanza italiana presso il Comune di Chivasso pronunciando la fatidica stringa:

Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato

La formula di giuramento pronunciata da Khaby Lame

Khaby Lame, dal successo sui social a quello nella vita

Centinaia di milioni di follower su Tik Tok non bastano a descrivere l’emozione da bambino che accompagnato Khaby Lame alla cerimonia di ricevimento della cittadinanza italiana. Il famoso content creator ha pronunciato la fatidica formula davanti all’ufficiale di stato civile del comune di Chivasso (Torino) dove è cresciuto. Alla cerimonia hanno inoltre presenziato gli assessori di Chivasso, Chiara Casalino e Fabrizio Debernardi, il presidente del consiglio comunale Alfonso Perfetto e il consigliere comunale Domenico Barengo.

Registrato all’anagrafe come Khabane Serigne Lame, il 22enne si trasferisce in Italia dal Senegal all’età di un anno e non manca di far trapelare il suo stato d’animo al momento dell’ufficialità:

Sono molto orgoglioso. Mi sentivo italiano anche prima di oggi perché sono cresciuto qui. Sento però una grande responsabilità per il giuramento che ho pronunciato, non sono parole al vento

Khaby Lame, tiktoker n°1 al mondo

Il sindaco del comune torinese, Claudio Castello aveva approvato la delibera di concessione della cittadinanza onoraria ai nuovi nati, figli di stranieri residenti in città: il quesito è alla base del discusso Ius Scholae. Khaby prosegue dunque l’onda del successo che lo ha travolto in piena pandemia catapultandolo alla ribalta nazionale e internazionale, anche se lui è il primo a non rinnegare la “normalità”:

Sono cresciuto alle case popolari di via Togliatti, dove si era felici anche se non avevamo niente. Non è giusto che una persona che vive e cresce con la cultura italiana per così tanti anni ed è perfettamente integrato non abbia ancora oggi il diritto di cittadinanza. E non parlo solo per me

Khaby Lame

A lui sono inoltre stati regalati una copia della Costituzione della Repubblica Italiana, la spilla della Città di Chivasso e una riproduzione de “La vaccinazione nelle campagne” del pittore dell’Ottocento Demetrio Cosola.