Aumento pensioni 2023
Aumento pensioni 2023. La rivalutazione anticipata delle pensioni al 2%, da ottobre a dicembre per chi ha redditi entro i 35mila euro annui, e che si attesta solo a qualche decina di euro, variabile a seconda dell’importo d pensione che percepisce, cesserà i suoi effetti al 31 dicembre 2022. Una volta cessata la misura il 31 dicembre 2022, al momento non si sa cosa accadrà per aumentare le pensioni dal primo gennaio 2023.
Le ipotesi sul tavolo
La prima ipotesi che potrebbe concretizzarsi da gennaio 2023 per aumenti delle pensioni è l’estensione della rivalutazione delle pensioni anticipata al 2% per tutti e non solo per chi ha redditi annui entro i 35mila euro. Altra opzione potrebbe essere quella della rivalutazione automatica delle pensioni per tutti, a prescindere dai limiti reddituali, con indice all’1,9% già fissato per il 2023 prima del Decreto Aiuti bis.
Guardate ma lo sapete che le pensioni si indicizzano al costo della vita che dovrebbe essere l’8 per cento e non il 2 o 1,9 che dite voi?
Aiutate gli invalidi civili con neanche 300 euro dobbiamo fare a Meno anche delle medicine è una vergogna sono anni che promettete mari e monti non serve votare nessuno è tutto uno schifo
C’è il rischio di cause contro l’inps perché la rivalutazione deve essere pari all’indice istat e non può essere decisa a capocchia di chi primo si alza al mattino.
Come mai i maxi aumenti agli stipendi non costano troppo o i vari regali con i bonus tipo prof. esperti non costano troppo e guarda caso indicizzare giustamente le pensioni poi costa troppo?
oltre i 35.000 siamo ricchi ?!?! personalemnte pago il 43% + 4% di tasse regionali e comunali, ho già dato per 42 anni, vi pare normale, nemmeno il diritto agli aumenti legittimi della rivalutazione – alla fine la pensione è praticamente dimezzata ! i pensionati, tutti, non dovrebbero pagare più del 20 %
Fare pagare le tasse a chi non le paga per pagare meno TUTTI. Tanti dipendenti e pensionati con famiglia non arrivano a fine mese. POLITICI VERGOGNATEVI E POI VOLETE IL VOTO MA VOI CON 30000 EURO AL MESE NON TIRATE LA CINGHIA
So che questo commento non c’entra niente con le pensioni, ma e solo per dire che quando vogliono loro per certi personaggi i soldi li trovano eccome se li trovano per le pensioni non c’è ne mai. Oggi leggo su un quotidiano nazionale che un certo Sig. Caio lascierà a breve l’incarico in una società partecipata statale, ebbene la sua liquidazione sarà per un lavoro già ben retribuito 3.300.000 euro che incasserà dopo 30 giorni. Chi va in pensione il suo TFR se non sbaglio lo incasserà dopo tre anni. Questa è l’Italia. Qualcuno direbbe piove sul bagnato.
voto a chi? inflazione all’8% e rivalutazione all1,9-2%. facile per voi (politici). ma per il ceto medio? la cintola non ha più buchi.
I politici italiani sparano sempre a tante promesse prima del voto. Una volta che finiscono le elezioni vanno avanti come sempre cioè a non fare niente per il popolo italiano. Guardano sempre i loro interesse. E da 30 ani che questo paese non cresce crescono solo i loro interesse.
Non ano orizzonte per il futuro.
Il paese italia va avanti per inerzia
Perché l’agente lavora altrimenti il paese more.
Mia moglie ha versato come autonoma nelle casse dell’imps oltre 60.000 mila euro non potendo arrivare ai 20 anni stabiliti per colpa della crisi sopravvenuta. Come mai negli altri paesi europei e in tutto il mondo ti danno la pensione per gli anni che hai lavorato e quindi versato, mentre in Italia questa colossale fregatura? Inoltre nessun politico solleva mai il problema. Per favore so che ci sono migliaia di questi casi, fatevi sentire tutto questo è ingiusto.