Tragico incidente ad Arbus, in Sardegna, dove un uomo di 50 anni è annegato dopo essersi tuffato in mare e aver ignorato la bandiera rossa che segnala le acque agitate. I primi a intervenire sono stati i bagnini, ma i soccorsi si sono rivelati inutili.

Tragedia nel mare della Sardegna dove Andrea Garatti, un uomo di 50 anni, residente in Lombardia ma in vacanza a Oristano, è morto annegato, dopo essersi tuffato a Pistis, nella zona di Arbus, nonostante le condizioni del mare non fossero le migliori per fare il bagno. L’uomo si trovava in villeggiatura con i compaesani e amici, Alex Baiguera e Manuela Feroldi, secondo le prime ricostruzioni avrebbe ignorato la bandiera rossa che indicava il mare in burrasca e avrebbe deciso così di tuffarsi ugualmente.

In un punto che, riferisce chi conosce bene la zona, è caratterizzato dalla presenza di correnti molto forti che spesso danno filo da torcere ai bagnanti, infatti sono numerosi gli interventi di salvataggio che si rendono necessari in zona ogni estate.

A soccorrerlo sono stati, per primi, i bagnini presenti nella spiaggia che sono riusciti a tirarlo fuori dall’acqua, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare.

Il 50enne, infatti, ha perso i sensi ed è annegato nel giro di pochi minuti, all’arrivo del 118 non stava più respirando e tutti tentativi di rianimarlo si sono rivelati, purtroppo, inutili.

Uomo annegato Sardegna: la ricostruzione degli amici

La ricostruzione degli assistenti al salvataggio, presenti in spiaggia, parla di un tuffo dei tre nonostante l’invito a non avvicinarsi all’acqua. La donna, amica della vittima, Manuela Feroldi invece puntualizza che all’inizio solo il suo compagno Alex è entrato. E proprio a causa della corrente è stato necessario l’intervento del bagnino per aiutarlo a tornare a riva.

L’uomo infatti è riuscito a mettersi in salvo senza problemi, così come altri turisti. Ma proprio mentre l’amico stava tornando a riva, anche Andrea ha deciso di tuffarsi, “l’ho invitato a non farlo, dicendogli che poteva essere pericoloso, ma non mi ha ascoltato” racconta la donna, che è sempre rimasta sulla spiaggia, ancora sotto choc.

I soccorsi e la corsa per salvare Andrea

Dopo l’ingresso in mare di Garatti è avvenuto il peggio, infatti, il 50enne è finito sott’acqua, travolto dalle onde e in pochissimo ha perso i sensi.

I bagnini si sono precipitati per aiutare anche lui, ma le sue condizioni sono sembrate subito critiche. L’uomo è rimasto sott’acqua troppo a lungo senza riuscire a riemergere e per questo non è esclusa neppure l’ipotesi che sia stato colpito da un malore.

Appena raggiunto dai soccorritori, è stato posizionato sulla tavola di salvataggio e velocemente riportato a riva, dove gli sono state praticate le manovre di rianimazione cardiopolmonare del caso. 

Chi si trovava a Pistis in quegli istanti assicura che anche i successivi soccorsi sono stati tempestivi, infatti, in una manciata di minuti sono arrivate ambulanza, auto infermieristica ed eliambulanza. Al personale sanitario del 118, però, dopo svariati minuti di massaggio cardiaco, non è restato altro da fare se non constatare il decesso dell’uomo.

La salma, a disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata portata all’obitorio del cimitero di Arbus in attesa delle disposizioni per il ritorno in provincia di Cremona. Del caso si stanno occupando i carabinieri della stazione di Torre dei Corsari, arrivati sulla spiaggia di Pistis insieme alla Capitaneria di porto e alla Guardia costiera di Arbus e Oristano.

A dare ufficialmente la tragica notizia ai familiari di Garatti, ieri nel primo pomeriggio, sono stati i militari della stazione di Ostiano accompagnati dal sindaco Canzio Posio, che si è subito stretto ai genitori e al fratello. Una più precisa ricostruzione dei fatti, naturalmente, potrà arrivare anche dalle testimonianze dei compaesani che erano con Andrea.