La rappresentante del Wyoming Liz Cheney, la più feroce avversaria repubblicana di Donald Trump al Congresso, è stata sconfitta martedì alle primarie repubblicane dalla rivale sostenuta dall’ex presidente degli Stati Uniti in una gara che ha rafforzato la presa di Trump sulla base del partito.

Liz Cheney: “Questo è l’inizio di un nuovo capitolo” 

Cheney ha descritto la sua perdita come l’inizio di un nuovo capitolo della sua carriera politica mentre si rivolgeva a una piccola raccolta di sostenitori, incluso suo padre, l’ex vicepresidente Dick Cheney, ai margini di un vasto campo fiancheggiato da montagne e balle di fieno.

Il nostro lavoro è tutt’altro che finito

 ha detto ieri martedì sera, suggerendo una sua candidatura presidenziale. Liz ha poi aggiunto:

 Dal 6 gennaio ho detto che farò tutto il necessario per garantire che Donald Trump non si avvicini Studio Ovale – e dico sul serio.

I risultati sono stati un potente promemoria del rapido spostamento a destra del partito repubblicano. Un partito un tempo dominato da conservatori orientati alla sicurezza nazionale e favorevoli agli affari (come lo stesso padre Trump) che ora è governato invece dal sentimento populista.

Sconfitta per aver messo sotto accusa Trump 

La sconfitta di Cheney sarebbe stata impensabile solo due anni fa. Figlia di un ex vicepresidente, proviene da una delle famiglie politiche più importanti del Wyoming. E a Washington, era la terza repubblicana della Camera, una voce influente nella politica e nella politica repubblicana con un record di voti conservatori.

Ma dopo l’attacco del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti da parte di una folla di sostenitori di Trump, Cheney aveva votato per mettere sotto accusa Trump e ha fatto della sua missione principale quella di assicurarsi che non prestasse mai più servizio alla Casa Bianca. La Cheney ha resistito alle censure repubblicane e alle minacce di morte per continuare a guidare la sezione del Congresso che ancora oggi indaga sul ruolo di Trump nell’insurrezione del 6 gennaio. Sarebbe stata proprio questa sua “mossa” a farla cadere alle primarie repubblicane.