Pur non essendo secondo gli esperti l’app più efficiente, WhatsApp è la regina delle utenze in Italia: 33,1 milioni la media giornaliera riferita al primo semestre. Seguono Messenger, Telegram e Discord.
Report Nielsen: WhatsApp leader indiscussa grazie alla sua longevità
L’esperto di social media Vincenzo Cosenza ha pubblicato un interessante report che si basa sulle rilevazioni ‘Audiweb powered by Nielsen’ secondo cui WhatsApp è il social media più utilizzato dagli italiani nella prima metà del 2022. 33,1 milioni gli utenti medi che hanno chattato almeno una volta sulla “cornetta verde”, con punte di 35 milioni a giugno.
Il podio è poi completato da altre due applicazioni assai diffuse: Messenger, di proprietà di Meta come WhatsApp e legata a doppio filo con Facebook, e Telegram, il rivale storico di WhatsApp che sta cercando di uscire dall’ombra grazie alle migliori funzionalità. Ottimo anche il risultato di Discord, piattaforma di live chat utilizzatissima dai fruitori degli streaming online. Guardando più nel dettaglio i dati colpisce a primo impatto il tempo pro capite speso su WhatsApp: quasi 11 ore. Il trend rispetto al 2021 è in calo ma l’ipotesi è che la pandemia e il lockdown abbiano fatto crescere il numero di utenti affidando alla tecnologia il ruolo di “annullatore” delle distanze. E in molti casi la prima app di messaggistica che ci viene in mente è proprio WhatsApp.
Brusco calo di Messenger (-21%) scesa a 17,3 milioni di utilizzatori: il dualismo con la cugina WhatsApp si fa sentire e la poca personalità acquisita fa migrare spesso altrove. Anche Telegram è in discesa del 7% a quota 15,5 milioni: qualcuno ricorderà il boom del 2021 quando WhatsApp venne accusata di avere scarsa protezione della privacy degli utenti. I messaggi “Tizio si è aggiunto a Telegram” ne sono una diretta testimonianza. Tendenza inversa per Discord che, pur lontanissimo dal podio con i suoi 2 milioni, cresce del 29% e si conferma piattaforma di riferimento nel panorama degli streamer.
Infine, lato business Microsoft Skype rimane molto usata dopo l’esplosione avuta nel biennio pandemico (3,1 milioni), male Google che non riesce a trovare la quadra con molti servizi inglobati o chiusi dopo poco tempo (1,8 milioni), mentre Signal non ha avuto il boost sperato ed è oggi utilizzata da mezzo milione di utenti.