Giornata di dichiarazioni politiche sul versante elezioni capitanata da Matteo Renzi e dalla sua E-News: oggetto della discussione Enrico Letta e il Pd.

Elezioni, il riferimento di Matteo Renzi sugli esclusi è certamente Luca Lotti

Matteo Renzi apre la mattinata politica con vista sulle elezioni pubblicando la E-News quotidiana sui temi caldi dell’agenda. Da ex membro, non poteva mancare un commento sulle liste dei candidati del Partito Democratico:

Oggi il mondo della politica commenta le scelte sui candidati del Pd. Il mio punto di vista è che Enrico Letta si sia lasciato influenzare dal rancore personale anziché perseguire la volontà di vincere: vedremo i frutti di questa scelta il prossimo 26 settembre. Auguro a tutti gli eletti ogni bene ed evito accuratamente di prolungarmi sul tema: mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, non coi risentimenti.

Matteo Renzi nella sua E-News

Sono stati in molti a cogliere un riferimento a Luca Lotti, fedelissimo di Renzi

Noi di Italia Viva lavoreremo sui contenuti e ci tengo a precisare che abbiamo scelto candidati coerenti con la nostra linea del passato. La nostra agenda mira all’innovazione del Paese che passa dal dire importanti “sì” a dossier strategici e non “no” a prescindere se non per l’innalzamento delle tasse.

Matteo Renzi nella sua E-News

Il segretario di Italia Viva appoggia poi la proposta dell’alleato Calenda sulla necessità di creare un dibattito allargato insieme a Letta, Conte e Meloni:

Carlo ha suggerito l’idea di un dibattito a 4, sfidando Letta, Meloni e Conte: secondo me è una richiesta sacrosanta e giusta. Il dibattito pubblico nei paesi democratici funziona così, vediamo chi fugge da questo confronto.

Matteo Renzi nella sua E-News

In questo senso, si attende di capire chi potrà effettivamente organizzare un confronto tra i diversi leader politici. La Rai, in vista della tornata elettorale del 25 settembre, cercherà di invitare i principali esponenti in due momenti diversi che potrebbero essere programmati il 7 settembre e il successivo 15 dello stesso mese. Da capire, ora, se tutte le parti coinvolte accetteranno di mettersi in mostra in un confronto pubblico e che potrebbe spostare ulteriormente il peso dei voti.

Sul centrodestra c’è l’ok alla riforma del presidenzialismo

Poi il focus si sposta sul centrodestra, dove l’affondo non è totale:

Meloni e Salvini rappresentano un pericolo per l’economia, non per la democrazia: hanno fatto promesse assurde, irrealizzabili, flat tax insostenibili e ingiuste. Diciamo le cose come stanno: se vincono loro, non perderete la vostra libertà. Al massimo gli italiani rinunceranno ai loro risparmi 

Matteo Renzi nella sua E-News

Ma un punto di contatto c’è e riguarda la questione del semi-presidenzialismo:

In molti gridano alla deriva antidemocratica perché la destra ha proposto il presidenzialismo, ma ciò è pura follia. Il presidenzialismo è radicato in tante moderne democrazie occidentali. Io preferisco l’elezione diretta del Premier, non del Capo dello Stato, ma questo non significa che la proposta della destra sia un attentato alla libertà. Impariamo a rispettarci, anche da avversari

Matteo Renzi nella sua E-News