Un lungo e violento nubifragio nella notte si è scatenato nella zona di Firenze tra le 20 e le 23, causando alcuni danni e allagamenti ma al momento non si registra nessuna vittima o ferito. Il sindaco di Bagno a Ripoli chiede lo stato d’emergenza.

Violento nubifragio a Firenze con alberi caduti, allagamenti e disagi alla circolazione stradale più qualche breve e temporanea mancanza di corrente elettrica in alcuni punti della città toscana a causa della perturbazione annunciata dalle previsioni meteo. Quella di ieri sera è stata la prima che in maniera copiosa e significativa ha interrotto il lungo periodo di siccità.

I Vigili urbani sono intervenuti a Firenze in particolare per cadute di alberi su lungarno Ferrucci, uno di questi è finito su una vettura in sosta all’angolo con via Ricorboli, fortunatamente senza feriti. Altri danni e disagi anche in viale Marco Polo e in via Cave di Monteripaldi e a presidio di sottopassi critici per gli allagamenti, come quello tra viale Guidoni e l’aeroporto di Firenze.

L’acqua sulle carreggiate ha bloccato la circolazione stradale in molti punti della città, le precipitazioni abbondanti hanno causato difficoltà agli automobilisti diminuendo la visibilità sulle strade. In tilt, inoltre, diversi impianti semaforici e diverse auto sono andate in panne.

Nubifragio Firenze: Bagno a Ripoli richiede lo stato di emergenza

Ad Antella, a causa dell’improvviso temporale con molte scariche di fulmini, una fognatura non ha ricevuto più acqua e per questo si è allagata la strada.

Tra le zone più colpite c’è Bagno a Ripoli, a sud di Firenze, dove il sindaco Francesco Casini ha chiesto alla Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze “l’attivazione dello stato di emergenza”.

Con un post su Facebook, Casini spiega che:

“A seguito del violentissimo nubifragio che si è abbattuto questa notte sul territorio di Bagno a Ripoli, in particolare nelle località di Grassina, Antella, Capannuccia, si stanno verificando mancanze di corrente elettrica e fornitura di acqua che saranno ripristinate nel più breve tempo possibile”.

Il sistema di protezione civile è stato immediatamente attivato, presenti in località i Vigili del fuoco, le forze dell’ordine e gli operai comunali assieme a molti volontari, operativi senza sosta da ieri sera. Un evento senza precedenti e con conseguenze significative, per fortuna senza danni a persone ma con molti problemi ad abitazioni, auto, strade e patrimonio comunale.

Casini riferisce che hanno “retto le casse di espansione di Capannuccia che hanno permesso di gestire la piena del torrente Ema evitando conseguenze più gravi alla frazione di Grassina. La portata di acqua dell’Ema è arrivata in soli 45 minuti da zero a livello di emergenza”.

Invece, continua il sindaco, “non hanno retto alcuni torrenti, fossi e borri minori che hanno causato i danni più gravi e su cui si verificheranno eventuali responsabilità di privati ed enti locali”.

Disagi anche in autostrada e nella provincia di Novara

Difficoltà sono state segnalate per la circolazione fuori da svincoli autostradali e anche sulla Fi-Pi-Li. La protezione civile della Città metropolitana raccomanda la massima cautela alla guida delle vetture per la possibile presenza di detriti e ramaglie portate dal vento che ha accompagnato la precipitazione. Nel pomeriggio di ieri c’era stato un altro piovasco su Firenze, ma di breve durata.

Forti temporali si sono registrati anche in tutto l’Alto Novarese. I rovesci sono stati particolarmente intensi nella fascia territoriale tra Oleggio e Bellinzago dove si è abbattuta una violenta grandinata. I chicchi di grosse dimensioni hanno causato anche danni alle coperture. A Cavagliano, frazione di Bellinzago, la grandine ha quasi completamente distrutto la tensostruttura di un maneggio, cadendo anche nei paesi più vicini al capoluogo, dove invece la pioggia è stata più scarsa.

Poco prima di mezzanotte il nubifragio si è spostato con intense precipitazioni anche su Roma, ma senza particolari danni.