Nuovo caso di suicidio nelle carceri italiane: un detenuto di 25 anni si è infatti tolto la vita nel carcere torinese delle Vallette, immediata la reazione delle istituzioni tramite il ministro della Giustizia Marta Cartabia.
L’ultimo suicidio nelle carceri porta a 51 il numero delle vittime totali secondo il ministro Cartabia
Secondo episodio di suicidio nelle carceri italiane: da Verona a Torino dove un 25enne si è tolto la vita nella propria cella coprendosi con un lenzuolo e infilando la propria testa in un sacchetto di nailon provocando l’immediato commento del ministro Cartabia sul fenomeno.
Due casi in una settimana, del ragazzo in questione non sono state diffuse le generalità a tutela della privacy tuttavia dai registri si fa risalire allo scorso 2 agosto la data di reclusione nel carcere piemontese delle Vallette. Una tendenza che chiama immediatamente in causa la dichiarazione del ministro della Giustizia che sintetizza così lo status quo dei suicidi nelle nostre prigioni:
Apprendo con dolore la notizia di un nuovo caso di suicidio in carcere avvenuto oggi a Torino. Un episodio che rende l’estate nelle strutture carcerarie alquanto drammatica: il Ministero, l’amministrazione penitenziari stanno facendo il massimo per migliorare complessivamente la qualità della vita e del lavoro nei nostri istituti, ma il dramma dei 51 suicidi dall’inizio dell’anno è una piaga che riguarda l’intero Stato e l’intera comunità. Tutti siamo chiamati a occuparci di questa parte importante della società della nostra Repubblica
Marta Cartabia, ministro della Giustizia
Il ministro ha visitato nella mattinata di Ferragosto la casa circondariale piemontese di Brissogne, dove insieme alla provveditrice del Triveneto, Maria Milano Franco D’Aragona, al comandante Pino Renda e aalla direttrice di Fossano Assunta Di Rienzo ha incontrato il personale in servizio, alcuni detenuti e ha ispezionato il panificio e la lavanderia dell’istituto penitenziario.
La notizia del decesso arriva direttamente dall’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
L’allarmante frequenza dei suicidi che si verificano nelle carceri italiane, soprattutto in considerazione dei casi di tentato suicidio che poi falliscono grazie all’intervento dei poliziotti penitenziari, fa sì che si concretizzino solo poco più del 5% del totale. Al contempo, sono espressione diretta del grave dissesto del sistema e del fallimento dell’attuale politica penitenziaria
Leo Beneduci, segretario generale Osapp