L’isola d’Elba ancora protagonista di una vicenda di cronaca italiana: risulta infatti dispersa dalla serata di domenica Marina Paola Micalizio, figlia del celebre “superpoliziotto” Pippo Micalizio, una delle figure più significative dell’Arma negli ultimi trent’anni.

Elba, l’Isola mette in campo tutto l’arsenale per cercare la figlia di Pippo Micalizio

Marina Paola Micalizio, figlia 48enne del “superpoliziotto” Pippo Micalizio, sarebbe dispersa da circa 24 ore presso la villa di famiglia sita sull’isola d’Elba. La notizia assume rilievo in virtù della figura paterna, così soprannominata dalla stampa nazionale per i compiti di grande responsabilità che eseguì fino alla sua morte nel 2005.

Un primo indizio arriva dal cane della donna, trovato senza vita sugli scogli limitrofi all’abitazione, e dal cellulare rinvenuto poco distante. Al momento le autorità dell’isola toscana hanno impiegato tutti gli strumenti a disposizione: Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, la protezione civile, l’Anpas Portoferraio e Sacramento Portoferraio e i Carabinieri Forestali insieme alle unità cinofile, in quanto la scomparsa è stata segnalata tra i boschi dell’isola. In mattinata attivato il Piano Provinciale di Ricerca Scomparse. Due task force: una via mare e l’altra via terra, l’intero perimetro dell’isola è sorvegliato droni ed elicotteri L’indagine viene condotta con la massima discrezione, sebbene al momento non filtri grande ottimismo.

La grande carriera del “superpoliziotto”

Pippo Micalizio è un nome certamente noto alle generazioni adulte. Uomo di sicuro affidamento, si affermò nell’Arma dei Carabinieri tra gli anni Ottanta e Novanta dove divenne celebre per l’essere il responsabile delle operazioni antimafia nel Nord Italia. Incarico che si portò dietro anche a Roma alla Direzione Investigativa Antimafia (Dia), dove la carriera lo condusse ai vertici dei Servizi Centrali antidroga. Tuttavia il suo incarico più prestigioso fu la direzione dell’inchiesta sui fatti del G8 di Genova nel 2001. Insignito dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica nel ’94, Micalizio morì nel 2005.