Quota 41 per tutti ultime notizie
Quota 41 per tutti ultime notizie. Si avvicina il ritorno alla legge Fornero in versione integrale con l’addio, fissato al 31 dicembre, alla quota 102, introdotta dal governo Draghi come soluzione ponte. La Lega spinge per Quota 41, cioè la possibilità di uscire al 41esimo anno di versamenti a prescindere dall’età anagrafica. Forza Italia, invece, evoca una possibile quota 104. I costi delle operazioni, però, sui conti pubblici non sono indifferenti: Quota 41, ad esempio, costerebbe 4 miliardi e richiederebbe uno sforzo non indifferente in un contesto economico difficile.
Tridico: In 3 anni spesa di 18 miliardi con quota 41
La spesa pensionistica, in una prospettiva di flessibilità del sistema ammonterebbe a “18 miliardi di euro in tre anni con quota 41“nel periodo 2023-2025, inoltre a “6 miliardi con l’opzione al calcolo contributivo a 64 anni di età e almeno 35 anni di anzianità a condizione di aver maturato un importo pari ad almeno 2,2 volte l’assegno sociale”. E’ quanto ha stimato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Infine, ha detto Tridico, “con l’anticipo della quota contributiva della pensione con il requisito di almeno 63 anni di età e almeno 20 anni di contribuzione e un importo minimo di 1,2 volte l’assegno sociale, la spesa pensionistica sarebbe di 3 miliardi”.
Quota41 per tutti, precoci o meno non è mai esistita.
E’ stata fatta per alcune categorie più o meno fortunate ed in ogni caso precoci
e per la maggioranza dei militari …….. 41 anni di contributi previdenziali, meno di tempo lavoro effettivo.
Usata e sventolata come un feticcio per attirare consenso elettorale dal 2012 …… poi hanno fatto Q100 con solo 38 anni di contributi per tre anni ed il reddito di cittadinanza e prima il tre volte ex ha distribuito 80 euro mensili e non a tutti per la campagna elettorale europee 2014 (l’unica occasione elettorale vera che non ha perso).
Adesso promettono ancora …….. peraltro la progressione per l’aspettativa di vita è congelata fino al 31/12/2026….grazie anche al covid ed a un provvedimento ministeriale (del lavoro-Di Maio) del Conte 1.
Vedremo il 26 settembre 2022
Se un lavoratore che non ha avuto opportunità di lavoro magari sfortunato o in zone residente poco ricche di risorse lavorative, con lavori saltuari e non ha contributi es. 65 anni e 36 di contribuzione per andare in penzione secondo la proposta della Lega va in penzione a 70 anni se non ho capito bene. Ma secondo l’opinione generale in che stato fisico psicologico e di rendimento può arrivare? possibile accettare una proposta del genere?se si darebbe l’opportunita di penzione a scelta del cittadino con un minimo di 64 anni a prescindere della contribuzione versata con il massimo di 41 di contributi potrebbe essere una buona prospettiva.
È incredibile che uno stato trova i soldi X mantenere mille persone a Montecitorio che non prendono certo poco e mantiene tot persone col reddito di cittadinanza che non hanno mai lavorato e mai lo faranno e non trova fondi X mandare in pensione gente che si è fatta il mazzo X 41 anni….vergogna!!