La guerra tra Russia e Ucraina è arrivata al giorno numero 173, con il presidente ucraino Volodymir Zelensky che ha parlato nel consueto videomessaggio serale. 42 Paesi, intanto, chiedono che le truppe russe lascino Zaporizhzhia, la centrale nucleare ucraina che in questi giorni è assediata e attaccata dalle truppe del Cremlino.
Guerra Russia-Ucraina, parla Zelensky: “Mosca e chi sostiene il conflitto paghino prezzo sempre maggiore”
Nel corso del consueto videomessaggio serale alla Nazione, il presidente ucraino Volodymir Zelenski fa il punto sulla possibile durata del conflitto affermando che più la resistenza ucraina e gli aiuti dall’Occidente aumenteranno, meno la guerra con la Russia durerà:
“Più forti noi saremo, più debole sarà la Russia e, quindi, meno tempo durerà questa guerra. Se hai la cittadinanza russa e taci, significa che non stai combattendo e che la stai sostenendo. E non importa dove ti trovi, sia sul territorio russo che all’estero, la tua voce dovrebbe essere ascoltata a sostegno dell’Ucraina. E tutti, sia a Kiev che nel mondo libero, devono fare tutto ciò che è in loro potere affinché la Russia e coloro che sostengono il conflitto paghino un prezzo sempre maggiore per il terrore di Stato russo”
42 Paesi chiedono che le truppe russe lascino Zaporizhzhia
Nei giorni scorsi la guerra tra Russia e Ucraina ha visto nella centrale nucleare di Zaporizhzhia il luogo più colpito del conflitto. Le truppe russe, durante le loro operazioni di assedio, non si sono risparmiate negli attacchi: una situazione che rischia di danneggiare la centrale e mettere a rischio sia la sicurezza dell’Ucraina sia di tutta l’Europa e parte della Russia.
Per questo motivo 42 i Paesi hanno chiesto a Mosca di ritirare le proprie forze militari da Zaporizhzhia, poiché il dispiegamento di truppe e armamenti presso l’impianto atomico è inaccettabile, come si legge dalla nota diramata:
“Non tiene conto dei principi di sicurezza, protezione e salvaguardia che tutti i membri dell’Aiea si sono impegnati a rispettare”
Gb: “Referendum per annessione Donetsk sempre più vicino”
Uno degli obiettivi di Mosca in questa guerra contro Kiev è l’annessione della regione del Donetsk nei propri territori. In questa zona gli scontri a fuoco diventano sempre più cruenti, ma in queste ore aleggia la possibilità di un referendum per permettere ai cittadini di scegliere se annettersi a Mosca oppure no.
Mosca starebbe pensando a questa opportunità, come si legge sul rapporto odierno redatto dall’intelligence britannica. Tuttavia resta da vedere se la decisione sul voto è già stata presa o meno, visto che pochi giorni fa il leader delle repubblica autoproclamata di Donetsk (Dpr) Denis Pushilin aveva dichiarato che il voto ci sarebbe stato solo a completa liberazione della regione.
Insomma, l’impressione è che il conflitto che sta ormai distruggendo le vite di due interi popoli sia ancora lontano da un esito pacifico. I tentativi di riconciliazione sono ben lontano e tutto l’Occidente non sembra troppo orientato a ricercare interventi che possano favorire una tregua. Sono troppi, infatti, i temi politici su cui si dibatte recentemente ed allo stesso tempo l’Ucraina di Zelensky stessa non sembra ormai più intenzionata ad accettare un esito diverso se non quello della vittoria sulla Russia.