Pazzesco, straordinario Elia Viviani che poco fa ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei di ciclismo su pista in quel di Monaco nell’Eliminazione. L’italiano, lo dobbiamo sottolineare, poco prima aveva appena terminato la prova su trada terminando “solo” in sesta posizione. Il 33enne ha corso con la maglia di campione del mondo e non ha tradito le attese arrivando al testa a testa finale con il tedesco Theo Reinhardt, poi regolato negli ultimi minuti. Sul terzo gradino del podio sale il belga Jules Hesters.

Poco prima, Silvia Zanardi aveva conquistato un bellissimo argento nella corsa a punti, portando la spedizione dell’Italia a quota 7 medaglie portate a casa. La Zanardi ha chiuso dietro alla stra favorita di giornata, ossia quella Lotte Kopecky campionessa del mondo in carica.

Europei ciclismo su pista, Viviani: “Giornata comunque non positiva”

Davanti ai microfoni di Rai Sport, Viviani ha commentato in questa maniera quanto successo in giornata:

Già ieri avevamo deciso di lasciare intatta la mia iscrizione per la gara di questa sera, poi avrei deciso a seconda delle mie condizioni dopo la prova su strada. Era la mia seconda uscita con la maglia iridata prima dei Mondiali, ci tenevo. È una giornata comunque non così positiva: mi sarebbe piaciuto conquistare una medaglia nella prova su strada, magari non la più bella… Non sono stato competitivo con i migliori sprinter al mondo, ho rivisto la volata ed eravamo in buona posizione, mi dispiace anche perché non capita sempre di trovare un percorso quasi totalmente piatto. La squadra era giù ma era difficile continuare a vincere sempre agli Europei, c’è da ammettere che al momento ci sono velocisti più forti, forse avremmo dovuto inventarci qualcosa di diverso per portare a casa una medaglia. L’oro? Questa è la mia corsa: probabilmente se fosse stata qualsiasi altra corsa non l’avrei fatta; mancava ancora una maglia su pista per noi azzurri in questa trasferta. Abbiamo avuto una défaillance col quartetto quindi era un’occasione da prendere: la nostra Nazionale, per il livello raggiunto, meritava una maglia in questi Europei.

Quindi, Viviani, ha chiosato così:

Per noi questi risultati sono un motivo d’orgoglio; le squadre per le prossime Olimpiadi iniziano a essere folte, sarà difficile e per questo aiuterà e non poco la competitività interna. Possiamo dire di avere un bel movimento italiano di ciclismo su pista.