Gemitaiz contro Jovanotti: il rapper romano ha espresso in maniera molto forte e dura il suo pensiero riguardo al collega Lorenzo Cherubini e all’evento da lui rappresentato, il Jova Beach Party.

Gemitaiz ha accusato Jovanotti riguardo la sua evoluzione musicale e criticando anche il prezzo dei biglietti per partecipare all’evento.

Dopo le forti polemiche mosse dagli ambientalisti e dall’ispettorato del lavoro per quanto riguarda il mancato rispetto delle normative ambientali e di quelle relative ai contratti dei suoi lavoratori che permettono di realizzare l’evento, Jovanotti è ancora al centro di questo vortice di polemiche, e stavolta le accuse gli sono state mosse da un suo collega, Gemitaiz.

Ecco quali sono state le parole che sono state pubblicate su Lorenzo Cherubini dal rapper romano, attraverso una storia pubblicata all’interno del suo profilo Instagram.

Gemitaiz contro Jovanotti: “Al Jova Beach Party non ci andrei manco morto”

L’attacco del rapper romano Gemitaiz contro Jovanotti è arrivato attraverso la pubblicazione di una storia Instagram.

L’accusa del rapper riguarda soprattutto l’evoluzione musicale di Lorenzo Cherubini ed il prezzo dei biglietti al quale si può prendere parte al suo show.

Ecco, dunque, che cosa c’era scritto all’interno della storia Instagram pubblicata sul profilo di Gemitaiz:

“Raga non chiedete più se andrò anche io a qualche Jova beach party. Non ci andrei manco morto.

Trovo che Jovanotti sia un pagliaccio e porti in giro un carrozzone di qualunquismo cosmico. 60 o 90 euro per vederlo saltare vestito da pirata mentre passa da Benny Benassi ai Queen.

Avrà anche fatto del bene quando ha cominciato ma da tempo è l’emblema del ribelle che appena ha visto il cash, si è venduto alla qualunque.

Non c’andrei manco morto”.

Tutti ci stiamo chiedendo ora, se anche questa volta arriverà la replica da parte del diretto interessato e che cosa dirà, quindi, Jovanotti in merito a questo attacco ricevuto da un suo collega. Staremo a vedere…

Jova Beach Party, gli ambientalisti: “il luogo dell’evento è inadeguato, scelta criminale”

Qualche giorno fa, Jovanotti fu attaccato per il suo evento da Luigi Silenzi, il coordinatore del Comitato Tag Costa Mare, per le giornate in programma il 5 ed il 6 agosto a Fermo. Ecco le sue parole:

“Le ruspe sono di nuove entrate sulla spiaggia di Casabianca, distruggendo tutto il lavoro di restauro ambientale avviato, confermando che il Jova Beach è più importante della tutela e valorizzazione naturalistica.

Siamo qui per sottolineare l’inadeguatezza del luogo scelto per l’evento, che di fatto è privato ma utilizza il suolo pubblico demaniale ai fini commerciali, distruggendo il patrimonio naturale dell’area.

Già il 21 luglio del 2019 le ruspe entrarono sulla spiaggia di Casabianca ‘Area di tutela del Fratino’ dove era vietato per ordinanza dello stesso sindaco anche il calpestio della zona. Tutta la vegetazione dunale venne completamente distrutta per il giorno del concerto, quando più di 30mila persone si sono accalcate nella stessa area dove fino a qualche giorno prima era interdetto l’accesso.

A seguire nel 2020 il comune resosi conto di quanto accaduto, aveva affidato ad un botanico l’incarico di avviare un restauro ambientale e ricreare l’ecosistema originario con la traslocazione di piante, talee e semi, svolto attraverso un iter autorizzativo della Regione Marche. Nel 2021 si è avviata l’opera di restauro ambientale e quest’anno si erano iniziati a vedere i risultati. Oggi la scelta ‘criminale’ di distruggere nuovamente l’area con le ruspe”.

A queste accuse che gli sono state mosse nei suoi confronti da parte del coordinatore del Comitato Tag Costa Mare, Luigi Silenzi, Jovanotti rispose in questo modo:

“È un lavoro fatto bene, che tiene conto dell’ambiente, se pensate non sia fatto bene venite a verificare, non sparate fuffa.

Il mio pubblico è fantastico, è gente con una coscienza alta rispetto all’ambiente, se viene qui è perché si vuol divertire e sa come farlo.

Sia chiaro a tutti: il Jova Beach non mette in pericolo nessun ecosistema. Non devastiamo niente, anzi, le spiagge noi non solo le ripuliamo ma le portiamo ad un livello migliore di come le abbiamo trovate. Questo ce lo riconoscono tutte le amministrazioni locali”.