Torna a parlare Renato Brunetta e lo fa in maniera semplice, senza voli pindarici o lasciarsi andare a concetti difficili e poco comprensibili. Sulla sua scelta di defilarsi dalla vita politica spiega: “Semplicemente non mi candido. Ho dato tanto alla politica e tanto ho ricevuto. Nessun rammarico e nessun rimpianto. Semmai un po’ di dolore”
“Ho visto Forza Italia, che è stata la mia casa per quasi trent’ anni, contribuire alla caduta di Draghi. Il governo più credibile, autorevole e serio, che poteva farci uscire da una situazione tragica che ha visto sommarsi pandemia, guerra, inflazione e uno spread minaccioso‘. Un atto incredibile e incomprensibile’‘. Lo dice il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta intervistato dal Corriere della Sera.
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Secondo Brunetta, Giorgia Meloni “è l’unica che ha una posizione coerente. Ha fatto un’opposizione dura, ma anche seria e si candida a governare. Non ho pregiudizi verso di lei, ma passare dalla credibilità di Draghi a un altro governo, che dovrà dimostrare di essere affidabile, è in sé un problema per il Paese“.
Quanto alla possibilità di far parte di un eventuale esecutivo guidato dalla leader di FdI, ricorda che “quando eravamo vicini di banco, durante il governo Berlusconi del 2008, parlavamo spesso. Ho un bel ricordo dei nostri colloqui, mi chiedeva consigli che io da professore davo ben volentieri. Glieli darei anche oggi, nello spirito repubblicano“, conclude.