E’ morta l’ex campionessa di scialpinismo Adèle Milloz. La Milloz, francese, 26 anni, aspirante guida alpina, ha avuto un incidente avvenuto sul versante di Chamonix (Francia) del massiccio del Monte Bianco. Con lei ha perso la vita un’altra alpinista trentenne, sempre di nazionalità francese.
Morta ex campionessa di scialpinismo Adele Milloz: la tragedia
I corpi delle due vittime, entrambe francesi, sono state trovati nel tardo pomeriggio di venerdì lungo un versante dell’Aiguille du Peigne (3.192 metri). A dare l’allarme sono stati altri alpinisti che percorrevano la stessa via normale e che sono poi stati evacuati in stato di choc. Le cause della caduta non sono al momento note. La gendarmeria francese, intervenuta sul posto in elicottero da Chamonix, ha escluso – riportano i media d’Oltralpe – la possibilità del distacco di una frana, aggiungendo che la salita non era vietata. Come da prassi, è in corso un’indagine per far luce sulle cause dell’incidente.
Chi era Adele Milloz
L’ex campionessa di sci alpinismo morta sul Monte Bianco era originaria della Savoia. E’ stata campionessa del mondo di sci alpinismo sprint e individuale nel 2017, campionessa europea 2018 in sprint e quinta alla Pierra Menta 2018. Si è ritirata dalle competizioni agonistiche nel 2019, in seguito ha intrapreso gli studi per diventare guida alpina presso la scuola nazionale di sci e alpinismo di Chamonix. Il corso sarebbe terminato nella giornata di lunedì 15 agosto con la conclusione degli stage previsti per ottenere la licenza. Adèle Milloz avrebbe completato la sua formazione alla fine dell’estate.
Il ruolo della guida alpina
La guida alpina (detta anche guida di montagna) è la figura che guida escursionisti e alpinisti lungo i sentieri e le vie di montagna. Si tratta di un alpinista professionista, con approfondite conoscenze di arrampicata, di attraversamento di nevai e ghiacciai e di tutte quelle attività legate alla montagna anche d’emergenza.
E’ compito della la guida alpina assicurarsi che gli escursionisti stiano scalando in piena sicurezza, quindi al riparo da tutti i pericoli (ambientali e fisiologici) tipici dell’andar per monti.