Primi giochi conclusi. E primo step terminato e portato avanti, anche se non mancano le polemiche anche in un giorno semplice come il deposito dei simboli. Cominciano a essere chiare le formazioni in campo per le elezioni politiche del 25 settembre 2022. Il centrodestra e il centrosinistra sono coalizioni con quattro forze ciascuna; M5s e terzo polo corrono da soli.
Al Viminale sono stati finora presentati 76 simboli. Il termine scadrà domani alle 16. La stragrande maggioranza di queste forze dovrà raccogliere le firme per poter presentare le liste nelle varie Corti d’Appello domenica 21 e lunedì 22 agosto. Il centrodestra corre in Italia con un programma in comune e con quattro simboli: FdI, Lega, FI e Noi moderati. Ogni forza ha il proprio capo politico. All’estero i centristi passano la mano e ci sarà un simbolo unitario ‘Salvini-Berlusconi-Meloni‘.
Elezioni 2022. La polemica
Il centrosinistra corre in Italia e all’estero con quattro simboli: ‘Pd. Italia democratica e progressista’, Impegno civico, ‘Alleanza Verdi Sinistra’, +Europa. Ogni forza ha il proprio capo politico e programma. +Europa non ha ancora depositato il simbolo al Viminale. Il terzo polo di Azione e Italia viva ha un unico simbolo e non è in alcuna coalizione. Il capo politico è Carlo Calenda.
M5s corre da solo in Italia e all’estero. Il capo politico è Giuseppe Conte. Clemente Mastella raccoglierà le firme per presentare la moglie Sandra nell’uninominale per la Camera a Benevento (Noi di centro). Cateno De Luca tenterà di correre nell’uninominale in Sicilia (Sud chiama nord). Roberto Fiore spera che Forza Nuova possa essere esentata dalla raccolta delle firme, in virtù del collegamento con l’associazione europea di estrema destra Apf.
E da questo punto di vista non mancano le polemiche. “Roberto Fiore ha presentato ieri il simbolo di Forza Nuova per le elezioni politiche. Dopo l’assalto alla sede della Cgil avevamo chiesto, con una mozione parlamentare, lo scioglimento delle organizzazioni di estrema destra. Si applichi finalmente la previsione costituzionale relativa al divieto di ricostituzione del Partito Fascista”. Lo scrive su Facebook Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera dei deputati.