Con il Palio di Siena non si scherza” avevo scritto su Tag24 l’11 agosto a proposito di un fotomontaggio del fattoquotidiano.it a corredo di un articolo sulle elezioni politiche. Il giornale ha tolto quell’immagine dopo la richiesta perentoria avanzata dal Consorzio per la tutela del Palio, un organismo nato proprio per difendere l’immagine della Festa. Nel fotomontaggio si vedeva Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in testa, con il giubbetto del Bruco, inseguita dagli altri fantini-politici. Matteo Salvini, con i colori dell’Onda la insegue; un sorridente Silvio Berlusconi guida il cavallo dell’Aquila. Poi due fantini con gli occhiali: il segretario del Pd Enrico Letta che monta il cavallo della Pantera e Carlo Calenda con il giubbetto della Chiocciola.

Come diceva Silvio Gigli “…in un tripudio di bandiere Siena trionfa immortale”

Ma a Siena l’uso improprio delle immagini non piace da sempre e la tutela del Palio anche sotto questo aspetto è uno dei motivi per cui da secoli esiste come celebrazione identitaria di una città. Il fotomontaggio era a corredo di un articolo in cui la giornalista scrive che “il Palio è sì come la vita, ma ancor di più è la metafora della politica”. Ma non è stato il contenuto dello scritto a far arrabbiare i senesi ma il fotomontaggio utilizzato. Ora è stato rimosso. Come diceva il mitico Silvio Gigli al termine delle sue radiocronache del Palio “…e in un tripudio di bandiere Siena trionfa immortale” e batte i fotomontaggi.

Stefano Bisi