Da settanta anni accompagna le domeniche sportive degli appassionati di calcio. Non passa di moda “La Domenica sportiva”, appunto, la trasmissione della Rai che torna dal 14 agosto in concomitanza con la prima giornata del campionato di calcio di serie A. Con l’avvento delle tv a pagamento che trasmettono le partite in diretta e con le tecnologie che fanno la radiografia meglio di una tac al calcio di rigore discusso e al “golnongol” perché il pallone è rimbalzato sulla linea di porta, la vecchia e cara Domenica Sportiva ha perso un po’ del suo straordinario fascino ma merita di essere seguita. Va in onda ininterrottamente dal 1953 e torna alle 22.40 su Rai2 per raccontare l’attualità sportiva. La DS versione 2022-2023 – scrive l’Ansa – analizzerà la giornata ed i fatti salienti che l’hanno caratterizzata, racconterà storie, portando i protagonisti in studio, per scoprire con loro non solo gli aspetti tecnici delle loro performance, ma, soprattutto, quelli più personali. E ogni settimana si alterneranno ospiti dal mondo dello sport, dello spettacolo e della cultura. Sarà Alberto Rimedio il conduttore nel ruolo che è stato, tra gli altri, di Enzo Tortora, Paolo Frajese, Tito Stagno, Sandro Ciotti con Simona Ventura.
Quello strano apparecchio azionato da Carlo Sassi che fece impallidire Concetto Lo Bello
In bocca al lupo sempreverde Domenica Sportiva, che ti abbiamo atteso davanti alla tv per tanti anni per vedere qualche immagine in bianco e nero della squadra del cuore. Che ci hai fatto scoprire la moviola, una sorta di Var, del tempo che fu. Ad azionare un vecchio apparecchio era il giornalista Carlo Sassi, e poi Bruno Pizzul, con il tecnico Heron Vitaletti. La sera del 20 febbraio 1972, l’arbitro Concetto Lo Bello, principe delle giacchette nere, messo di fronte alle immagini di calcio di rigore da lui negato al Milan nei confronti della Juventus, fu costretto ad ammettere il proprio errore. Ora, l’errore arbitrale, si viviseziona in diretta.
Stefano Bisi