Incidente sulla A1: si è trattato di uno scontro tra un’auto ed un tir all’uscita Barberino del Mugello, in provincia di Firenze, nella quale ha perso la vita Lionella Bonzi, una maestra d’asilo e catechista di Petosino, una frazione situata all’interno del comune di Sorisole, in provincia di Bergamo.

Incidente sulla A1, scontro tra un’auto ed un tir: muore Lionella Bonzi, maestra d’asilo di Sorisole

Lionella Bonzi viaggiava con sua figlia di 32 anni in direzione Bologna per tornare a Sorisole, in provincia di Bergamo, quando la sua auto è stata tamponata da un tir.

La donna di 59 anni è morta sul colpo, mentre la figlia è rimasta gravemente ferita e trasportata con l’elisoccorso presso l’ospedale Careggi di Firenze.

La donna era molto impegnata nel sociale per la comunità e per questo i suoi concittadini si sono stretti attorno a le e le sue figlie, pubblicando molti ricordi e messaggi di cordoglio sui social network.

I messaggi di cordoglio

Lionella Bonzi, la donna di 59 anni che è deceduta in seguito all’incidente avvenuto sull’autostrada A1 faceva la maestra d’asilo, la catechista e dedicava molto tempo alla comunità.

E proprio per questo motivo era molto amata dai suoi concittadini, i quali gli hanno scritto molti messaggi di cordoglio all’interno della pagina Facebook “Sei di Petosino se…”

La scuola Ramera ha voluto omaggiarla e ringraziarla con alcune foto ricordo: “Ciao Lionella… Semplicemente grazie!”

La referente della scuola, Veronica Bassanelli, ha rilasciato delle dichiarazioni a L’Eco di Bergamo sulla morte della maestra d’asilo di Sorisole, Lionella Bonzi:

“Era una persona molto generosa, aperta e attenta ai bisogni dei bimbi e delle famiglie. Noi l’abbiamo amata subito proprio perché abbiamo capito che era un’anima molto dolce e attenta”.

Sorisole: “Quando accoglieva i bambini all’asilo, Lionella si inginocchiava, si metteva alla loro altezza e li abbracciava. È stata come una mamma per tutti i piccoli che l’hanno avuta come maestra. Erano la sua gioia, per lei andare tutte le mattine all’asilo non era un lavoro, ma una vocazione”.

L’amico Davide, invece, ricorda con con le lacrime agli occhi Lionella Bonzi e gli ultimi momenti in cui ha parlato con la maestra d’asilo:

“Erano andate a pregare le icone. Non si dice ‘dipingere’ le icone, si dice proprio pregare, perché è un atto di meditazione, di spiritualità.

L’ho sentita proprio quel giorno, via messaggio. Verso le 11 mi ha mandato delle fotografie della fraternità di Romena, una pieve a Pratovecchio, in provincia di Arezzo, attorno alla quale è nata una comunità spirituale che richiama pellegrini da tutta Italia. Mi ha pensato e mi ha inviato gli scatti con uno dei suoi messaggi pieni d’affetto.

Durante il Covid era un dramma, non potendo stringerci fisicamente mimava il gesto, ci teneva a farti capire che ti voleva bene. Era una persona davvero disponibile e solidale, così come lo era la sua mamma prima di ammalarsi. Aiutavano sempre tutti”.

Il ricordo della sua amica Giusi:

“Con Lio ci siamo conosciuti anni fa. Facevamo parte di un cammino di preghiera per giovani coppie e famiglie nato nel 1988 su proposta di don Nicola Ati. Ci siamo trovati una volta alla settimana per almeno 15 anni. Lei era figlia spirituale di don Nicola, perché con lui aveva affrontato anche un percorso individuale. Ora sono in paradiso insieme.

Organizzeremo momenti di preghiera per accompagnarla”.

Il ricordo ed il messaggio di cordoglio da parte di Giuliana:

Era una donna dall’animo gentile e delicato, sempre rispettosa e discreta, determinata nelle prove della vita. Aveva sempre uno sguardo di speranza nel futuro e sapeva trasmetterlo con poche efficaci parole. La fede era la sorgente di questo suo modo di essere”.

Ecco l’ultimo messaggio di cordoglio da parte degli amici stretti di Lionella Bonzi:

“Siamo tutti visitatori in questo tempo e in questo mondo. Siamo solo di passaggio. Il nostro compito qui è osservare, imparare, crescere, amare e poi tornare a casa”.

LEGGI ANCHE Incidente Ormelle, scooter contro furgone delle poste: muore ragazzo di 17 anni