Dopo una lunga sequenza di dichiarazioni da parte degli avversari politici, Silvio Berlusconi fa dietrofront in merito alle dichiarazioni sulla riforma legata al presidenzialismo e a Sergio Mattarella:

Nelle mie dichiarazioni non c’era alcun riferimento diretto al Presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le sue dimissioni da Capo dello Stato. Ho solo detto una cosa ovvia e scontata, senza contare che Mattarella potrebbe essere nuovamente eletto. Tutto qui: una semplice spiegazione di come potrebbe funzionare la riforma sul presidenzialismo proposta nel programma del centrodestra. Come si possa scambiare tutto questo per un attacco a Mattarella rimane un mistero, solo chi è in malafede può attribuirmi intenzioni a me totalmente estranee

Silvio Berlusconi (Fi) su Mattarella

Elezioni, i commenti a caldo alle parole di Berlusconi su Mattarella

Dal centrodestra arrivano le parole di Fratelli d’Italia tramite il segretario Giorgia Meloni e Ignazio La Russa: entrambi difendono il principio della riforma promossa da Silvio Berlusconi, ma invitano a una cauta prudenza nei riguardi di Mattarella. Dopo la replica immediata di Letta, è Carlo Calenda il primo a prendere parola a riguardo:

Non ha senso, finalità e serietà votare una persona che, dopo aver cacciato Draghi, vuole cacciare anche Mattarella perché vuole andare al Quirinale alla soglia dei novant’anni. Ormai Berlusconi non è più in sé e agli elettori forzisti suggerisco di abbandonare la strada della distruzione delle Istituzioni per appagare le sue voglie. Caro Berlusconi non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto

Carlo Calenda, segretario di Azione

Anche Giuseppe Conte sostiene che le parole di Berlusconi facciano parte di un piano ben preciso:

Le parole di Silvio Berlusconi hanno svelato la maschera del centrodestra: la riforma del presidenzialismo non sarebbe altro che uno strumento di un accordo spartitorio. Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e ministro dell’interno, Silvio Berlusconi Presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella. Il M5s non permetterà che le Istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie della destra

Giuseppe Conte, segretario M5s

Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, ha anch’egli commentato quanto successo:

Anche oggi abbiamo avuto la conferma che ormai Berlusconi e Forza Italia si sono consegnati nelle mani della destra peggiore, arrivando a chiedere le dimissioni del Presidente Mattarella in caso di approvazione della loro riforma costituzionale. Questa uscita infelice e pericolosa di Berlusconi è la conferma di quello che la destra guidata da Meloni e Salvini ha in mente per stravolgere la Costituzione e gli assetti istituzionali. Non servono altri commenti. La destra italiana non è mai cambiata. Il Partito Democratico difenderà la Carta e sosterrà ancora più convintamente il rafforzamento politico dell’Italia in Europa mantenendo inalterato il ruolo del Presidente della Repubblica garante dell’unità nazionale.

Chiude il panel di commenti critici Luigi Di Maio:

Impegno Civico si oppone con forza alla coalizione di destra, che con Berlusconi usa parole inquietanti nei confronti del presidente Mattarella. Il centrodestra svela le sue intenzioni, in ogni caso il presidente Mattarella è poco gradito perché nei loro piani si sa già chi sarà il sostituto. Riforma? Il presidenzialismo ha bisogno di pesi e contrappesi per funzionare, io qui non li vedo

Luigi Di Maio, segretario Impegno Civico