Dopo la prima medaglia italiana conquistata nel nuoto artistico, anche la vasca dei 400 misti regala una doppia gioia immensa agli Europei di nuoto grazie alle medaglie di Alberto Razzetti e Pier Andrea Matteazzi. Il primo si è aggiudicato l’oro al termine di una gara dominata mentre sorprendente è stata l’ascesa di Matteazzi che ha sorpreso tutti regalando una performance spettacolare.
Gara al cardiopalma che ha visto nell’ungherese Dávid Verrasztó il rivale principale per i due azzurri, soprattutto per Razzetti che dopo aver allungato nei primi 100m si era visto recuperare e superare dall’avversario. Più indietro invece Matteazzi almeno inizialmente ma le ultime porzioni di vasca sono state decisive. In particolare, è stata la frazione dei rana a cambiare completamente l’esito della gara con Razzetti che è riuscito a riprendersi la vetta prima di sigillare il proprio successo con l’ultima progressione pazzesca in stile libero.
Alla fine, il crono recitava 4:10.60 per Alberto, seguito dal magiaro con il tempo di 4:12.58 ed il terzo posto magico di Matteazzi stampato con un 4:13.29.
Europei di nuoto, la gioia di Razzetti e Matteazzi
Naturalmente, le parole non bastano ad esprimere l’immensa gioia dei due protagonisti dei 400 misti. Nello specifico, al termine della sua impresa è stato Alberto Razzetti a provare a spiegare la soddisfazione per un traguardo così importante. Ecco le parole dell’italiano:
Ho la pelle d’oca. Vincere in casa è una gioia incredibile. Sono stato attento a rimanere concentrato fino alla fine. La gara l’avevo preparata in questa maniera, non ho perso troppo nella frazione a dorso e poi ho sparato tutto. È l’emozione più bella della mia vita e voglio dedicarla alla mia famiglia e al mio allenatore Stefano (Franceschi, N.d.R.) che è stato fondamentale nella mia crescita.
Dopo di lui, anche Matteazzi ha voluto esprimere la propria felicità per il suo bronzo:
La mia prima medaglia di peso, per giunta vinta davanti al mio pubblico. Non trovo le parole per descrivere quello che sto provando, ma è davvero un sogno che si avvera per me. Sentire e cantare l’Inno per me e ‘Razzo’ è stato qualcosa di indescrivibile. Tutto sommato il tempo che ho fatto va bene, mi aspettavo forse qualcosa in meno, ma l’importante era arrivare al podio.