Nel giorno della presentazione del simbolo e poco prima di entrare in conferenza stampa e presentare programma e punti, il segretario Dem Enrico Letta anticipa tutto sui social. “Stiamo definendo gli ultimi dettagli del nostro programma per le elezioni del 25 settembre. Per noi davanti a tutto, trasversalmente, ci sarà la scuola, con il piano ‘Conoscere è potere‘, con cui vogliamo investire 10 miliardi di euro in 5 anni“.

A ribadirlo è Enrico Letta che sui social sottolinea anche: “Quando si parla di ‘democrazia a rischio‘ ci si concentra solo sulle riforme istituzionali o sui regolamenti parlamentari. Sono interventi utili e necessari, ci mancherebbe. Ma la riforma prioritaria, una cura per l’Italia, oggi è la scuola. Luca Serianni nella sua lezione di congedo lo disse con le parole forse più belle, rivolte agli studenti della Sapienza: ‘Voi per me siete lo Stato’. E la scuola è dove formiamo gli italiani di domani“.

Elezioni 2022. ‘Conoscere è potere’

Le nostre priorità – ha aggiunto Enrico Lettasono lavoro, ambiente, diritti, ma la scuola siamo noi come popolo: come cresciamo, come guardiamo il mondo, come viviamo gli uni con gli altri. Conoscere è vivere, diceva Gramsci .E conoscere è anche potere: come verbo e come sostantivo. Negli anni di insegnamento in università ho avuto la conferma di quanto siano ancora attuali quelle parole“.

Il segretario dem rivendica che il piano ‘conoscere è potere‘ prevede molti interventi e ne anticipa gli “8 punti che vogliamo attuare in 5 anni”. Dobbiamo restituirgli – si legge – la dignità e il ruolo che meritano, non dimentichiamo di come hanno affrontato la DAD senza strumenti adeguati per via del divario digitale. Garantiremo la formazione continua e riporteremo, in cinque anni, gli stipendi in linea con la media europea. Costerà tra i 6 e gli 8 miliardi, da finanziare a partire dai 75 miliardi della programmazione europea 2021-2027, da considerare al netto dei fondi già previsti nel Pnrr“.

Oggi in Italia 1 bambino su 10 non frequenta la scuola dell’infanziaha scritto Letta con preoccupazione ma anche con voglia di migliorare tale dato – , iniziamo a lasciarli indietro prima ancora di insegnargli a leggere e scrivere, creando le prime odiose diseguaglianze nell’accesso a un sistema educativo idoneo e ad un’alimentazione sana. La scuola, invece, deve accompagnare tutti i genitori, le bambine e i bambini, dai primissimi anni di vita. A partire dai fondi PNRR già previsti serve un piano per l’edilizia scolastica che tenga insieme sostenibilità e sicurezza – anche sotto il profilo sanitario, con l’installazione di nuovi sistemi di aerazione – e innovazione tecnologica