Mancava solo Virginia Raggi all’elenco degli esclusi M5s dalle candidature: anche l’ex-sindaco di Roma ha spiegato in un lungo post su Facebook i motivi del suo “no” alle prossime elezioni politiche.

Elezioni, per Virginia Raggi il ruolo di consigliere comunale basta e avanza

Una scelta personale e politica ha portato Virginia Raggi a non candidarsi alle prossime elezioni politiche insieme al M5s:

A tutti coloro che mi hanno chiesto il motivo della non candidatura alle parlamentarie inizio dicendo che secondo le nostre regole interne, quella del doppio mandato e del mandato Zero, ritengo che sarei stata perfettamente candidabile

Virginia Raggi, consigliere M5s

Il rapporto con il figlio e la volontà di avere meno impegni come ragione marginale ma non secondaria:

Vorrei trascorrere più tempo con mio figlio, dopo cinque anni passati a lavorare 7 giorni su 7, 24 ore al giorno

Virginia Raggi #2

Poi emerge la verità, che smaschera l’appartenenza della politica romana alla vecchia guarda pentastellata:

Sono stata eletta in consiglio comunale e, come sostiene un principio del M5s, se vieni eletto all’interno di un’istituzione non puoi spostarti in un altro ambiente politico. Inoltre, non ho mai nascosto la mia contrarietà verso la costituzione di alleanze strutturali o di un campo progressista con i partiti tradizionali. Rispetto al consiglio comunale di Roma, dove la linea del Movimento è chiara ed è di opposizione alla giunta Gualtieri, come posso prevedere con chi saremmo stati dopo il 25 settembre? Lavorare gomito a gomito con chi ci ha sempre ostacolato è pura fantascienza.

Virginia Raggi #3

Virginia Raggi sulle alleanze su scala comunale e regionale

A rincarare la dose su ciò che invece accade nella Regione Lazio, dove Pd e M5s vanno a braccetto, Raggi invita alla coerenza in caso di creazione di una nuova giunta:

Bisogna avere il coraggio di porre fino alle pseudo alleanze di comodo in quei Comuni o in quelle Regioni laddove è evidente che le posizioni siano inconciliabili

Virginia Raggi #4

Un riferimento all’inceneritore che non sfugge alla nemica Roberta Lombardi:

Si può governare Roma per cinque anni e mezzo avendo la maggioranza ma se alla fine del mandato i cittadini ti mandano a casa, senza nemmeno farti arrivare al ballottaggio, allora forse è il caso di farsi una domanda

Roberta Lombardi, assessore all’Ambiente Regione Lazio