Il Movimento dei Cinque Stelle è contro la riforma fiscale del centrodestra. “Loro hanno ormai un obiettivo chiaro, ovvero quello di conquistare il voto dei grandi evasori e della criminalità. Adesso dal programma della Meloni emergono due proposte imbarazzanti: l’aumento del tetto all’uso del contante, oggi a 2 mila euro, e la cosiddetta ‘voluntary disclosure’, ovvero la regolarizzazione, con ampio sconto fiscale, di patrimoni e denaro contante illecitamente posseduti nelle cassette di sicurezza, anche all’estero, stimato in oltre 100 miliardi di euro“.
A spiegare in questo modo la situazione è il vice-presidente del Movimento dei Cinque Stelle Mario Turco. “Molti di questi capitali sono a rischio evasione e riciclaggio. In pratica la Meloni con una mano vuole aumentare il tetto del contante, con l’altra vuole un rimpatrio a sconto con un’operazione di regolarizzazione che dimostra proprio come un maggiore uso del contante possa appunto generare evasione, riciclaggio e conseguente fuoriuscita di liquidità o occultamento nelle cassette di sicurezza“.
Elezioni 2022. Ritorna il cashback
Turco insiste e spiega qual è il suo di programma e le idee del Movimento sul Fisco: “La Banca d’Italia – riprende il vice-presidente – ha più volte confermato che questi comportamenti illegali possono essere alimentati da un maggior uso del contante. Possiamo quindi dire che quelle del centrodestra sono davvero proposte a tutta evasione e sostegno alla criminalità“.
!Il Movimento 5 stelle ritiene invece che sia prioritario combattere l’evasione che ogni anno costa alla casse dell’erario oltre 100 miliardi di euro puntando sui pagamenti elettronici. Nel nostro programma ci impegniamo a introdurre il cashback fiscale, ovvero un meccanismo che prevede un accredito immediato sul conto corrente del contribuente delle spese detraibili sostenute con strumenti elettronici. La filosofia del cashback è stata eliminata inspiegabilmente dal governo Draghi, quando nel corso del governo Conte II si era rivelata un valido strumento antievasione, di sostegno al commercio di prossimità e di digitalizzazione dei rapporti tra cittadini e Pubblica amministrazione. Per questo il voto al M5S è un voto giusto, al campo giusto”.