Un bambino di Arezzo è stato ricoverato all’ospedale San Donato tre giorni dopo essere tornato da Cuba, paese in cui ha contratto il virus Dengue. Il piccolo aveva accusato sintomi che avevano subito allarmato i genitori, ora è ricoverato all’ospedale per i controlli del caso.
Nel centro abitato di Ciggiano in provincia di Arezzo dove ha soggiornato la famiglia del bambino contagiato dal virus Dengue è scattata oggi la disinfestazione. Il piccolo ha manifestato i primi sintomi dopo tre giorni dall’arrivo nel paese sulle colline di Civitella dove è già scattata la macchina dei protocolli messi in campo a scopo precauzionale dall’Asl Toscana Sud Est e dal Comune nei casi di “emergenza sanitaria”.
Definizione che sta nell’ordinanza firmata dal sindaco Andrea Tavarnesi che, su indicazione dell’Asl, ha disposto la disinfestazione nelle aree pubbliche e private come case, uffici e negozi in un raggio di duecento metri dall’abitazione dove è avvenuto il contatto.
Secondo quanto si è appreso, il bambino non risiede a Ciggiano ma sarebbe stato in visita con i genitori da alcuni conoscenti. L’ordinanza è pubblicata sul sito del Comune e la disinfestazione scatterà da stasera alle 22 fino alle 8 di Venerdì.
A Ciggiano sono stati distribuiti avvisi e collocati cartelli in ogni punto dell’abitato con le disposizioni da seguire, in particolare nella zona circoscritta in un raggio di duecento metri.
Virus Dengue Arezzo: le condizioni del bambino
Il bambino, non appena ha accusato i sintomi del virus è stato accompagnato all’ospedale San Donato di Arezzo. Dagli accertamenti, i sanitari hanno riscontrato che si trattava del virus Dengue. “Il bambino, spiega l’azienda sanitaria, è stato messo in isolamento e sono stati attivati tutti i protocolli di prevenzione. I medici rassicurano sulle condizioni di salute”.
Resta tuttavia il piano operativo che coinvolge buona parte dell’abitato di Ciggiano e che ha creato qualche apprensione tra i residenti. In base all’ordinanza del sindaco Tavarnesi, infatti, devono rispettare una serie di prescrizioni durante la fase della disinfestazione.
Tra le misure precauzionali c’è l’indicazione di “restare al chiuso con porte e finestre ben serrate, sospendere il funzionamento di impianti di ricambio dell’aria, tenere al riparo gli animali domestici, coprire con teli in plastica gli orti”.
L’avviso del sindaco alla popolazione specifica che:
“nelle aree pubbliche e nelle proprietà private indicate all’interno del cerchio rosso della planimetria allegata all’ordinanza, è prevista a scopo precauzionale una disinfestazione di urgenza per emergenza sanitaria dovuta al virus Dengue trasmesso dalla zanzara tigre”.
Quali sono i sintomi della Dengue
Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus. “La Dengue, dice l’ISS, è conosciuta da oltre due secoli, ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Negli ultimi decenni, la diffusione della Dengue è aumentata in molte regioni tropicali. Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone”.
La malattia generalmente dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto alte. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, intensi dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.