In attesa della prossima entrata in vigore del Decreto Trasparenza, è stata emanata una circolare esplicativa dell’INL sui nuovi obblighi di comunicazione nei contratti di lavoro. Ecco i passaggi più importanti.

Le nuove disposizioni della circolare

Secondo la circolare, il nuovo art. 1 del D.Lgs. n. 152/1997 non fa più espresso riferimento alla possibilità di rendere alcune informazioni al lavoratore mediante il rinvio alle norme del contratto collettivo applicato. Nel nuovo contesto, prosegue la circolare, con la consegna del contratto individuale di lavoro o di copia della comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro “il lavoratore deve essere già informato sui principali contenuti degli istituti di cui all’art. 1″ (viene fatto l’esempio dell’orario di lavoro giornaliero per i giorni della settimana e dell’importo della retribuzione mensile per numero delle mensilità).

Tali informazioni possono essere comunicate in formato elettronico (ad es. mediante email personale comunicata dal lavoratore) e devono essere conservate e rese accessibili al lavoratore.

Quali informazioni devono essere comunicate al lavoratore?

Oltre a quanto era già previsto dalla vecchia normativa, il datore di lavoro deve aggiungere le seguenti informazioni:

  • Il diritto a ricevere la formazione erogata dal datore di lavoro, se prevista;
  • Il contratto collettivo, anche aziendale, applicato al rapporto di lavoro, con l’indicazione delle parti che lo hanno sottoscritto;
  • Gli enti e gli istituti che ricevono i contributi previdenziali e assicurativi e qualunque forma di protezione in materia di sicurezza sociale;
  • Gli ulteriori obblighi informativi nel caso di utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati;
  • La programmazione dell’orario normale di lavoro e le eventuali condizioni relative al lavoro straordinario e alla sua retribuzione. Nonché le eventuali condizioni per i cambiamenti di turno o, se il rapporto di lavoro. 

Le sanzioni previste per chi non rispetta le norme

I datori di lavoro che ometteranno (in modo sia totale che parziale) le informazioni prevista dalla circolare) andranno incontro a pesanti sanzioni con multe dai 250 a 1500 euro per ogni contratto di lavoro.