Invasione di Moscerini ad Orbetello, il lungomare è stato letteralmente invaso e molti abitani e turisti vedono a rischio la loro vacanza. Le cause, probabilmente dovtue al caldo e alla vicinanza con la lagunadell’Argentario che ne ha favorito lo sviluppo.
Invasione di moscerini a Orbetello, le alte temperature e l’umidità hanno favorito la proliferazione e la diffusione di questi insetti nella località della Toscana in provincia di Grosseto.
Il piccolo comune che sorge al centro della laguna all’Argentario è stato invaso dai piccolissimi insetti. Per far fronte a questa situazione, le istituzioni locali hanno provato diverse disinfestazione, ma i tentativi sono andati a vuoto.
Secondo gli esperti che hanno analizzato il fenomeno, l’invasione dei moscerini a Orbetello è stata favorita dalle condizioni della laguna, le alte temperature, infatti, hanno ridotto sensibilmente la presenza dei loro predatori naturali, specie di insettivori come pipistrelli, rane, formiche e diversi uccelli.
Con la presenza ridotta di specie che si nutrono di moscerini, questi hanno avuto vita più facile nella parte meridionale della Toscana.
Leonardo Marras, l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana, ha analizzato così la situazione, parlando dell’invasione di moscerini che si è verificata a Orbetello,“è difficile trovare oggi una soluzione a un problema che si sarebbe dovuto affrontare per tempo, ma posso dire che siamo a disposizione dei cittadini che manifestano preoccupazione o disagio per una stagione rovinata da questi insetti”.
Il Comune di Orbetello ha disposto quattro disinfestazioni nelle ultime settimane “considerato il grande numero di esemplari che continuano a permanere nel territorio comunale con particolare riferimento al centro storico dell’abitato di Orbetello ed a Neghelli e a causa del perdurare delle eccezionali e straordinarie condizioni metereologiche, sono state attivate tutte le misure di disinfestazione del caso”, si legge nella nota del municipio.
Invasione moscerini Orbetello: ristoranti e bar costretti a chiudere alle 21
L’invasione dei moscerini ad Orbetello si è rivelata un vero disastro per chi abita in quelle zone ma anche per i numerosi vacanzieri che hanno scelto la costa toscana per trascorrere le vacanze.
“Da quasi un mese è impossibile passeggiare lungo laguna completamente infestata dai moscerini. Ora è diventato impossibile anche cenare o fare un aperitivo all’aperto. Ieri la situazione è arrivata all’estremo tanto che molti negozi e ristoranti sono stati costretti a chiudere intorno alle 21, Orbetello era completamente invasa”, racconta un romano che da anni vive in Toscana.
In consiglio comunale di Orbetello il caso è diventato il problema del giorno e la lista Alternativa Orbetello ha presentato un’interpellanza, chiedendo conto alla Giunta sul perché non sia stata effettuata una disinfestazione preventiva.
Secondo gli esperti ad attirarli sarebbero stati il caldo e l’umidità registrati in questi giorni, oltre alla riduzione della popolazione degli animali loro antagonisti naturali.
Molti comuni stanno già correndo ai ripari per salvarsi da questa invasione. Per caratteristiche ambientali e climatiche, Roma potrebbe essere una delle città a rischio. Alta temperatura, caldo umido, presenza di fiumi, laghi e laghetti naturali compongono l’habitat considerato ideale per la proliferazione e diffusione dei moscerini. L’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio tiene alta la soglia di attenzione, ma non ha ancora un piano da comunicare.
Diasagi legati agli insetti in Italia
Il 2022 è un anno contrassegnato da diversi problemi legati a insetti e animali in tutto il Paese. Per restare in Toscana, a Firenze, nel periodo di Giugno, c’è stata una vera e propria invasione di blatte anche nel centro storico della città. Come per i moscerini a Orbetello, anche la presenza di blatte a Firenze è stata favorita dal significativo innalzarsi delle temperature.
Sempre nel mese di Giugno, si sono verificati dei problemi legati alla Popillia Japonica in Piemonte, un insetto noto anche come coleottero giapponese o scarabeo giapponese.
I disagi si sono registrati prevalentemente nell’aria della provincia di Alessandria, con 86 comuni interessati. La presenza di esemplari di Popillia Japonica ha causato defogliazioni, devastazione degli organi fiorali e danni ai frutti, mettendo a repentaglio le coltivazioni di mais, pesco, melo, vite, nocciolo e soia.