Dopo il clamoroso rifiuto di Oscar Piastri alla Alpine, il team francese ha fatto sapere di esser pronta portare la disputa tra le parti in tribunale. Tema fondamentale della disputa riguarda il contratto che la Alpine avrebbe fatto firmare al giovane pilota in qualità di terzo pilota del team francese; un accordo che secondo il direttore Otmar Szafnauer consentirebbe di diritto alla scuderia di avvalersi del talento australiano per la guida della vettura il prossimo anno.
Nel frattempo, Oscar Piastri non sembra per nulla intenzionato ad accettare la proposta della Alpine perché ormai deciso a passare alla McLaren, andando a sostituire Ricciardo. Tornando alla scuderia francese, è stato sempre Otmar Szafnauer a chiarire il punto di vista della squadra:
Il contratto dice che dovremmo sostenerlo nella sua carriera. L’anno scorso gli abbiamo fornito un’auto con cui ha percorso 3500 chilometri. Abbiamo fatto 7 test indipendenti con essa e questo non è economico. Il solo motore costa 1,7 milioni di euro. Abbiamo speso un sacco di soldi per Piastri per prepararlo al futuro. E, se quel futuro non è con noi, è logico ed equo chiedere un risarcimento. Se l’Ufficio Riconoscimento Contratti ci dà ragione, e lui vuole stare fermo un anno, allora bisogna rivolgersi all’Alta Corte per avere un risarcimento.
Alpine contro Piastri: la posizione degli avvocati
Dunque, un aspetto anche umano oltre che professionale quello che sta compromettendo i rapporti tra pilota a casa automobilistica. Quello che emerge chiaramente dalle parole del direttore della Alpine è infatti la delusione per aver coltivato in casa un talento che ora sembra voler chiaramente voltare le spalle a chi l’ha sostenuto nella fase di lancio della sua carriera.
Oltre a questo aspetto, c’è naturalmente il tema legale che è quello che conta di più in questi casi. Da quello che risulta stando alle parole di Szafnauer, il pilota australiano sarebbe addirittura vincolabile fino al 2024:
Abbiamo parlato con i nostri avvocati e ci hanno detto che questo è un contratto vincolante, e ci consente di mettere Oscar in una delle nostre auto nel 2023. C’è anche un’opzione per il 2024 e la possibilità per noi di prestare il pilota a un’altra squadra. Mi aspettavo più lealtà verso la squadra che lo ha preparato alla Formula 1. Mi aspettavo più lealtà da Oscar di quella che sta dimostrando,