La morte di Olivia Newton-John ha sconvolto il mondo del cinema e generazioni di fan cresciute con i suoi balli in Grease. Uno degli italiani ad avere la fortuna di aver lavorato con lei  è il produttore esecutivo italiano Cristiano De Masi, già noto per le sue collaborazioni con star come Sylvester Stallone e Mike Tyson, che insieme a Cristina Catullè della International Artists si è occupato di realizzare per  la stampa italiana ritratti della straordinaria artista. Noi di TAG24 lo abbiamo contattato per avere un suo ricordo di Olivia Newton-John.

Nella foto Cristiano De Masi e la sua partner Cristina Catullè con la quale ha lavorato insieme ad Olivia Newton-John

Sig. De Masi, lei è stato uno degli ultimi italiani probabilmente a lavorare con Olivia Newton-John, che ricordo ha?

Devo dire che è stata un’icona per me come per tante generazioni. Con la sua dolcezza nel porsi e il suo incredibile talento è riuscita a conquistare grandi e piccoli e la dimostrazione che pellicole cult come Grease sono ancora amatissime dalle nuove generazioni.

Avete collaborato con Olivia Newton – John lo scorso anno in piena pandemia durante il covid con la malattia che la rendeva sempre più debole, che donna ha trovato sotto questo aspetto?

Abbiamo realizzato con lei insieme alla mia socia Cristina Catullè un’intervista esclusiva per un famoso settimanale italiano e avevamo in procinto anche una sua partecipazione in un famoso tv show, ma poi abbiamo dovuto rimandare proprio per problemi di salute. Posso dire che anche durante quel periodo si è dimostrata una donna molto forte e fiduciosa per il futuro .

In uno dei passaggi più significativi del vostro ritratto su di lei per la stampa italiana avete toccato l’argomento del sessismo in Grease, quanto è cambiato secondo lei il mondo dello spettacolo?

Guardi è un po’ migliorato negli anni ma esiste ancora però la cosa che posso dire con certezza che gli uomini senza donne non andrebbero da nessuna parte .Le posso dire anche che sarebbe un grandissimo cambiamento in questo paese avere un presidente del consiglio donna e potrebbe dare un segnale fortissimo alle generazioni.

Olivia Newton-John è stata un’artista totalizzante, ricordata per un grande ruolo piuttosto che per i tanti Grammy. Oggi c’è Lady Gaga che vince i Grammy e fa grandi film, pensa che possa ripercorrere le sue orme?

Non si possono fare paragoni in quanto entrambe rappresentano epoche diverse, ma una cosa in comune sicuramente c’è: il talento. Oggi il talento sembra essere un accessorio e non più la parte principale dell’artista e questo è totalmente sbagliato perché senza talento non si diventa grandi artisti. Olivia era talento puro, una donna che sapeva recitare, cantare e ballare e lo stesso per Lady Gaga, che dietro quell’immagine costruita per stupire nasconde un talento enorme.

Qual è la lezione più importante che ci lascia Olivia Newton-John?

Come disse lei in quella famosa intervista “Non auguro a nessuno questa malattia ma per me è stata un dono perché ho potuto creare Olivia Newton-John Cancer Wellness & Research Centre (a Melbourne)”. Quindi questo deve essere un stimolo a tutti coloro che vivono direttamente o indirettamente questa malattia a lottare fino alla fine. Le dico questa cosa con certezza avendo una mamma che lotta  da tanti anni con questo male e la cosa importante è non mollare mai.