Elezioni 2022 – Questa mattina il leader di Lega Nord ha dichiarato: “se prende un voto in più Giorgia Meloni, il premier lo fa Giorgia Meloni. Se prende un voto in più Matteo Salvini, lo fa Matteo Salvini. Più chiaro, bello e lineare di così non si può. E ha aggiunto: “Questa è la democrazia, mentre dall’altra parte invece c’è il gratta e vinci tra Letta, Renzi, Calenda, Di Maio, Bonino, Speranza, Conte, Fratoianni e chi più ne ha più ne metta”.
Elezioni 2022, Salvini e la guerra del fisco: ”Flat tax al 15 per cento anche per i dipendenti”
Per massimizzare il vantaggio indicato dai sondaggi, Lega e Forza Italia puntano forte sulla flat tax. Vogliamo estenderla al 15% anche ai dipendenti. Ci possiamo riuscire in 5 anni. Ci sono già persone che la pagano e sono le partite iva.
Ha detto Matteo Salvini.
Quando saremo al governo applicheremo una flat tax al 23% per tutti: famiglie e imprese. Per alleggerire la pressione fiscale, per combattere davvero l’evasione e aumentare le entrate dello Stato.
Il passo ulteriore di ieri della Lega è non tanto abbassare la flat tax al 15%, ma andare oltre le partite Iva. E non è un passo da poco. Non a caso il Pd, con il capogruppo democratico in commissione Finanze alla Camera Gian Mario Fragomeli, lo boccia su tutta la linea definendo la proposta “ingiusta e insostenibile” perché “rischia di portarci in default”.
Più cauta è invece la proposta di Fratelli d’Italia che è a favore di una flat tax sui redditi incrementali (cioè sul reddito aggiuntivo rispetto all’anno precedente), una misura che avrebbe un impatto, anche sui conti, di molto inferiore.
La tensione nel centrodestra sulla leadership aumenta
Nel centrodestra non si allenta la tensione sulla leadership:
Il partito che prende più voti propone il nome del premier e quel nome per FdI è il mio.
spiega la Meloni. Salvini replica:
Se gli italiani danno un voto in più alla Lega sono pronto a prendermi l’onore e l’onere di prendere per mano questo Paese e di scegliere il meglio per questo Paese.